In "Where to invade next" Moore
mette sotto i riflettori l'azienda Lardini

Luigi Lardini
Luigi Lardini
di Stefano Fabrizi
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Mercoledì 4 Maggio 2016, 21:25
FILOTTRANO - «Pausa pranzo? Ma dai… non è possibile!». Michael Moore sembra meravigliato, e non poco, all'affermazione di Fausto. L'uomo lavora, con la moglie Carla, alla Lardini e sono stati intervistati da Moore durante le riprese di “Where to invade next” fatte questa estate nelle Marche.

L'occasione il regista se l'è presa durante la presentazione del film "La trattativa" di Sabina Guzzanti alla quale ha fatto da sponsor. Ed è così che il premio Oscar ha fatto visita, senza dare alcuna spiegazione, ad alcune aziende marchigiane. Ed ora il velo di mistero è squarciato. La Lardini Abbigliamento di Filottrano è una delle due aziende italiane invase dal controverso e geniale documentarista e filmmaker Michael Moore per il suo ultimo film “Where to invade next”.

Per mostrare all'America quello che gli Usa possono imparare dal resto del mondo, Moore ha scherzosamente visitato varie nazioni in Europa e in Africa, come un esercito “invasore” formato da una sola persona per prendere spunto dalle loro idee e dalle loro buone pratiche. Sia che si tratti dell'Italia con il suo trattamento migliore per i lavoratori, oppure la Francia con i suoi pranzi scolastici da gourmet, o ancora la Germania con le sue politiche industriali, la Norvegia con il suo sistema carcerario, oppure ancora l'Islanda con la forte presenza femminile nella politica e in economia, Moore scopre che le soluzioni ai problemi americani esistono già in altre parti del mondo e, con molta probabilità, aspettano solo di essere adottate. 

La missione inizia in Italia, con l'intervista ad una coppia di Firenze, seguita da una visita ad una ditta di abbigliamento e all'industria motociclistica Ducati, durante cui il registra scopre che in Italia i lavoratori dipendenti ricevono la tredicesima mensilità e godono di 30-35 giorni di ferie (in aggiunta ai giorni festivi e ai 15 giorni di permesso matrimoniale), le lavoratrici in gravidanza hanno diritto a cinque mesi di assenza pagata, gli operai possono fare una pausa-pranzo di due ore, il tutto con piena soddisfazione degli amministratori delegati delle aziende che ritengono che il benessere lavorativo dei dipendenti aumenta la produttività. 

«Alla Lardini - raccontano in azienda - il regista statunitense ha girato per vari giorni lo scorso luglio, intervistando e filmando i lavoratori sul luogo di lavoro e durante la pausa pranzo, ma anche a casa loro».

Il film presentato in anteprima sarà nelle sale cinematografiche italiane in tre date speciali dal 9 all'11 maggio, distribuito da Nexo Digital e Good Films. 
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