SASSOFERRATO - «Do ut des». Sentinum entra nella rete dei parchi archeologici 5.0 e l’antica città contraccambia svelando altri suoi segreti. Scavando nella scarpata, per dare maggior visibilità al sito e creare un camminamento che lo colleghi al borgo moderno, sono emerse le mura di una serie di edifici.
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Il virtuale
Sentinum si arricchirà di una dimensione virtuale e multimediale con proiezioni che rievocheranno la vita quotidiana. Sarà reso accessibile ai disabili, avrà segnaletiche interrative ed un impianto di illuminazione ottimizzato. «L’obiettivo – spiega il sindaco di Sassoferrato Maurizio Greci - è di dotare il parco delle soluzioni tecnologiche che rendano i luoghi della cultura più leggibili per il grande pubblico».. Entra nel merito l’archeologo Diego Voltolini della Soprintendenza delle Marche che guida scientificamente i lavori e la trasformazione del sito. «Proprio per avvicinare la storia antica e moderna del paese, abbiamo voluto eliminare la scarpata che finora ostacolava la vista dell’area archeologica dalla strada e costruire un camminamento che collegasse il borgo al parco».
Finora, si camminava a raso dei margini della provinciale che collega Sassoferrato a Fabriano. «Sapevamo - prosegue - che si trattava del materiale di risulta della costruzione della strada che copriva resti importanti della città. Ragion per cui era necessario la presenza di archeologi specializzati». In questo caso, quelli della cooperativa maceratese Archeolab che stanno facendo i rilevamenti stratigrafici e intervengono manualmente. Il risultato, dopo un mese di lavoro, è promettente. Sono state individuate delle strutture murarie che potranno diventare protagoniste di un racconto nel futuro camminamento.
Sentinum sarà inoltre il teatro di proiezioni al crepuscolo. «Nel sito, in località Cività, – spiega l’assessore alla cultura Lorena Varani – saranno inserite delle sagome luminose, persone a piedi, a cavallo, carri con merci e animali in movimento sulle strade originali, per un’immersione nelle attività quotidiane della città, mentre nell’ex chiesa di Santa Lucia, i visitatori potranno vivere un’esperienza immersiva virtuale totale della città romana anche attraverso i custoditi nel museo e nel sito».