​Max Pezzali: «Hanno ucciso l'uomo ragno è stata la prima fake news». Proposta di matrimonio durante il live

Max Pezzali sul palco di Servigliano
Max Pezzali sul palco di Servigliano
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Domenica 8 Agosto 2021, 12:08

SERVIGLIANO - Era annunciato un grande successo e non ha tradito le attese: circa 2mila sono stati gli spettatori arrivati al parco della Pace di Servigliano lo scorso venerdì, con replica anche ieri, per il concerto di Max Pezzali. Uno dei grandi eventi nel primo giorno del Green pass, che è scorso via senza particolari problemi e che sarà ricordato in modo particolare dalla giovane Silvia, che ha ricevuto la proposta di nozze dal suo Carlo, proprio con le note del loro beniamino.

 
I controlli 
Ottima l’organizzazione della Best Eventi, che si replicherà anche con il No Sound Fest a fine mese e a inizio settembre. Il concerto iniziava alle 21,30, i cancelli sono stati aperti alle 19 per evitare assembramenti. Prima tappa in biglietteria, nella storica piazza Roma, poi al parco della Pace sosta per la verifica del Green pass. Due tavoli, alcuni volontari alla verifica, tramite app su smartphone, del Qr code attestante i dati della certificazione verde e le identità. Un attimo, e poi all’interno dei cancelli a cercare il proprio posto. Tutti seduti, nessuno in piedi, mascherina obbligatoria: le altre norme di sicurezza, oltre al nuovo requisito del governo ,restano le stesse. Posti separati da sedie vuote e via al concerto.


Il live
Max Pezzali ha cominciato a cantare, da “Non me la menare” a “Te la tiri”, da “Sei uno sfigato” fino a molti altri brani. È entrato, contento di esserci, di raccontare quegli anni ‘90, «una liberazione» l’ha definita, per lui, per i musicisti e per i 2mila fan seduti di fronte a lui ad ascoltarlo. E a cantarci sopra quasi ogni momento, tra un selfie scattato con lo sfondo degli 883 finché c’era luce ai video-ricordo fatti con lo smartphone, tra gli applausi e le lucine dei cellulari a rendere particolarmente romantica l’atmosfera.

Una serata in perfetto stile anni ‘90, con una scenografia minimal: un telo con le immagini delle copertine dei primi quattro album degli 883, delle auto dell’epoca e delle immancabili 10mila lire, protagoniste del brano “Con un deca”.

Tante le luci, colorate, a creare quell’atmosfera pop che ha scaldato gli animi dei presenti al parco della Pace. Forse gli unici intrusi erano proprio loro, gli smartphone, a fare foto e video: alla fine del secolo scorso non esistevano. Il comun denominatore da questo concerto “Max90”, è stata proprio la musica, «che da sempre, in tutte le epoche storiche ci ha salvato» ha detto Max Pezzali. Emozioni a non finire ma, pur rimanendo ciascuno al proprio posto, il pubblico non ha resistito ad alzarsi in piedi di fronte a brani come “Gli Anni” o altri particolarmente significativi. «L’uomo ragno è vivo e vegeto, quella canzone è stata forse il primo esempio di fake news» ha detto Max Pezzali scherzando e presentando il brano. Impossibile non ballare con “Tieni il tempo”, difficile non cantare dietro a “Nord Sud Ovest Est”.


La proposta
L’emozione maggiore è arrivata per una fan in particolare, Silvia. Sulle note di “Finalmente tu”, Carlo, il suo fidanzato, le ha chiesto di sposarlo inginocchiandosi con l’anello in mano davanti ad un cartello “Vuoi sposarmi”. Colonna sonora la canzone di Max Pezzali, scenografia il pubblico, luogo della richiesta, un settore del parco della Pace vuoto da sedie. Lungo l’abbraccio, sicuramente grandi le emozioni. Con tanto di congratulazioni dal palco dello stesso Max Pezzali. Gli anni ‘90, dice Pezzali, «sono la memoria di episodi di vita vissuta, come ho anche raccontato in un libro. Ma i live sono tutta un’altra cosa: un conto sono i riscontri delle interviste che pure ti emozionano tanto, un altro è il riscontro dal vivo con voi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA