Mattia Berto e il film a sostegno dei detenuti: «Per creare un ponte fra il dentro e il fuori»

Il regista e attore Mattia Berto
Il regista e attore Mattia Berto
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Lunedì 12 Dicembre 2022, 09:54

VENEZIA- Torna anche quest'anno l'appuntamento con l'asta benefica a favore dell'associazione Il granello di senape, impegnata da 26 anni in attività di volontariato nei confronti dei detenuti, per favorirne il reinserimento sociale e per garantire - quando necessario - un sostegno non solo a loro, ma anche alle famiglie. L'iniziativa si svolgerà oggi, alle 17, al Teatrino di Palazzo Grassi (ingresso libero fino ad esaurimento posti) e sarà animata dal carisma travolgente dell'attore e regista Mattia Berto, ideatore del cosiddetto teatro di cittadinanza, che da anni propone performance in giro per la realtà d'acqua, coinvolgendo i veneziani di tutte le età.
Proprio Berto, tempo fa, su proposta del Granello aveva portato la sua arte anche all'interno della Casa circondariale di Santa Maria Maggiore, attraverso un laboratorio. «Quest'anno abbiamo voluto organizzare una serata che avesse un senso preciso e forte: ribadire l'importanza di pensare al carcere come un tassello della città - sottolinea Berto, chiamato a battere l'asta -. Per le persone recluse, sentirsi ancora parte del contesto circostante è prezioso e alle volte persino salvifico». Una ventina i lotti, ognuno rigorosamente a chilometro zero e Made in Venice: oggetti in vetro di Murano, borse della cooperativa Rio Terà dei pensieri, abbigliamento, libri, un aperitivo per quattro al Caffè Florian, occhiali offerti dall'ottica Urbani, una visita al Museo delle impiraresse, una cena nell'osteria La zucca e tanto altro ancora, per una serata che si aprirà con i saluti della presidente dell'associazione, Maria Voltolina.

IL CORTOMETRAGGIO
Sarà poi la volta del cortometraggio realizzato in questi giorni da Berto, insieme al cameraman Giuseppe Drago, basato su una serie di videointerviste in giro per Venezia intervistando - microfono alla mano - persone differenti. Tra loro, l'ex detenuto Fortunato, il piccolo Zaccaria Vianello Novaga, di 12 anni, l'ex assessore Ezio Micelli, un avvocato penalista e un futuro magistrato. «A ciascuno ho posto la stessa domanda: che rapporto c'è fra il carcere e la città? Un'occasione per provare anche a disegnare dei nuovi scenari assieme; d'altronde i bambini sono dei visionari e possono offrire risposte inaspettate». Seguirà un momento di riflessione e di dialogo condotto dall'attrice Nora Fuser, che con Venezia ha un legame profondo. Il tutto a partire dalla lettura del libro Fine pena: ora di Elvio Fassone, che pone al centro il rapporto fra un giovane ergastolano e il suo giudice, che per oltre vent'anni hanno mantenuto fra loro una corrispondenza.
L'evento a favore de Il granello di senape, al quale prenderanno parte anche le altre associazioni cittadine impegnate nel volontariato penitenziario, si concluderà con l'attesa asta benefica. «Non la chiuderò finché non sarà venduto tutto - assicura con ironia Berto -. Sarà una serata pensata per festeggiare tutte le buone pratiche cittadine: quelle realtà capaci di creare ponti fra il dentro e il fuori».

 

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