È morto Massimo Morante, chitarrista dei Goblin: la band rock famosa per la colonna sonora di “Profondo rosso”

Il musicista è morto improvvisamente a 69 anni. L'annuncio del gruppo su Facebook

È morto Massimo Morante, chitarrista dei Goblin: band rock famosa per la colonna sonora di “Profondo rosso”
È morto Massimo Morante, chitarrista dei Goblin: band rock famosa per la colonna sonora di “Profondo rosso”
4 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Giugno 2022, 10:52 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 04:10

È morto a 69 anni il chitarrista Massimo Morante, uno dei fondatori dei Goblin, la band icona del progressive rock italiano famosa per la colonna sonora di “Profondo rosso”. È morto improvvisamente ieri, giovedì 23 giugno, all'età di 69 anni a Roma, città dove era nato il 6 ottobre 1952. «La moglie e i figli con grande dolore ne annunciano la prematura scomparsa. Artista indiscusso, marito e padre amoroso», si legge nel necrologio diffuso oggi dalla famiglia. I funerali avranno luogo domani, sabato 25 giugno, alle ore 10.30, nella Basilica di Santa Maria in Montesanto (Chiesa degli artisti) in piazza del Popolo a Roma.

Massimo Morante morto a 69 anni

«Con estremo dolore e incredulità siamo costretti ad annunciare che Massimo Morante, fondatore e insostituibile chitarrista dei Goblin, ci ha lasciato», ha scritto la band sulla sua pagina Facebook. Il gruppo dei Goblin (il nome deriva dall'inglese «goblin», demone, spirito maligno) fu fondato nel 1974 dal tastierista Claudio Simonetti, inizialmente formato dal batterista Walter Martino, poi sostituito da Agostino Marangolo, da Morante alla chitarra e dal bassista Fabio Pignatelli. Il successo coincise con l'esordio cinematografico e con l'avvio del sodalizio con Dario Argento per il film «Profondo rosso» (1975), diventato un cult movie anche grazie alla colonna sonora (fu il 33 giri più venduto in Italia nel corso di quell'anno). Da quella prima colonna sonora, i Goblin ne hanno composte molte altre, soprattutto per film di genere horror, come «Suspiria» (1977), sempre diretto da Dario Argento, «Shock» (1977), ultima opera cinematografica di Mario Bava, e «Zombii» (1979) di George A. Romero.

Il sodalizio con Dario Argento

I Goblin hanno trasportato nel cinema le sonorità innovative del sintetizzatore, con una ritmica incalzante, spesso volutamente disturbante nella sua ossessività, e per questo trovando il terreno più congeniale nel cinema horror, in particolare nei film di Dario Argento. I Goblin sono nati all'inizio degli anni Settanta dalle costole di complessi diversi e avevano già dato vita a un gruppo, gli Oliver, conosciuti anche come Cherry Five. Grazie a un abile mix tra progressive rock e jazz, l'inquietante colonna sonora di «Profondo rosso» ha rappresentato il trampolino di lancio del gruppo, che ha subito realizzato un altro album, «Roller» (1976), per poi dedicarsi a pieno ritmo al cinema: è nata così una ricchissima serie di colonne sonore, quasi tutte di grande effetto, comprese quelle per film di altro genere rispetto a quello horror come «La via della droga» (1977) di Enzo G. Castellari, quasi un videoclip dei Goblin, tanto la musica è in primo piano, e di «Amo, non amo» (1979) di Armenia Balducci. Nel 1978 la band incide anche l'album «Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark», nel quale Massimo Morante, oltre che come chitarrista, figura per la prima volta in veste di cantante.

La carriera da solista

Nel 1980 l'avvio di Simonetti verso una carriera di solista, convince anche Morante a lasciare i Goblin e a cimentarsi in proprio.

Negli anni Ottanta Morante ha pubblicato tre album solisti, «Abbasso», «Corpo a corpo» e «Esclusivo!», collaborando con Renato Zero. Se già negli anni Ottanta, in occasione della realizzazione delle colonne sonore di «Tenebre» (1982) e «Phenomena» (1985) diretti da Argento, si era comunque ricostituito il gruppo originario, con l'apporto di Simonetti, «Non ho sonno» (2001), nuova incursione dei Goblin nel mondo fantastico del regista, ha segnato, anche formalmente, la ricomposizione del nucleo storico Simonetti-Marangolo-Morante-Pignatelli. La storica band si è poi rilanciata con «Back to the Goblin» (2005-2009) e quindi con «New Goblin».

© RIPRODUZIONE RISERVATA