Marter apre Playlist a Pesaro, il suo primo lavoro “Eight Environments” in una cassetta e non in un Cd

Il giovane musicista pesarese Leonardo Panni, in arte Marter
Il giovane musicista pesarese Leonardo Panni, in arte Marter
di Elisabetta Marsigli
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Giovedì 20 Gennaio 2022, 15:44

PESARO - Sarà il giovane musicista pesarese Leonardo Panni, in arte Marter, ad inaugurare la stagione di Playlist il 28 gennaio prossimo alla Chiesa dell’Annunziata di Pesaro. Ultimo di una generazione di musicisti, contemporaneamente agli studi di Fisarmonica Classica al Conservatorio Rossini, coltiva una gran passione e curiosità alla composizione minimalista e alle tecniche di registrazione sonora, dal field recording ai nastri magnetici.


Le sonorità
Interessato anche alla riscoperta dei mezzi di riproduzione sonora dell’avanguardia della musica elettronica, Marter ricerca costantemente i macchinari originali dell’epoca per poter poi riprodurre fedelmente le sonorità e gli effetti tipici che lo interessano maggiormente. «La fisarmonica è uno strumento molto poliedrico e ci puoi fare di tutto e di più, ma, da sempre, sono stato un appassionato ascoltatore di generi musicali un po’ strani, scoprendo mondi che non ritenevo esistessero», spiega. «Io lavoro molto sui nastri magnetici, quelli della riproduzione a bobine e utilizzando queste macchine puoi raggiungere livelli acustici e timbrici molto interessanti». 


Il percorso
Il suo percorso nella musica viaggia in parallelo: da una parte la fisarmonica e dall’altra l’elettronica, ma con il sogno, non troppo lontano, di unire le due cose. L’oggetto fisico del suo primo lavoro “Eight Environments” che raccoglie otto ambienti tradotti in forma musicale, è una cassetta, attualmente sold out. «All’interno di ogni cassetta, c’è un codice per scaricare la versione digitale, ma con il Black Marmalade Records che è il produttore, abbiamo deciso di realizzare un prodotto diverso: abbiamo eliminato la plastica (a parte quella inevitabile della cassetta) costruendo un contenitore di carta».

Un gioco che continua anche nella forma quindi, di un lavoro che percorre mondi paralleli tra vecchie e nuove sonorità. «Suoni del futuro sviluppati miscelando strumentazioni e strumenti musicali piuttosto moderni, con strumenti d’epoca. Nell’album ho utilizzato un organo elettronico anni ’70, un mangiacassette, e bobine, che danno più calore al suono. Ho la passione per questi oggetti, ma, avendo 21 anni, non mi appartengono e, oltretutto, mancano i ricambi».


La performance
La performance alla Chiesa dell’Annunziata avrà un fascino particolare: sullo sfondo ci saranno gli 8 video realizzati da Gennaro Tomma, uno per brano. Ogni ambiente, infatti, può rappresentare un pensiero, una storia, o un quesito differente. Combinazioni ed assimilazioni timbriche, unite ad idee, pensieri e soggetti diversi, che coinvolgono in maniera totale l’ascoltatore che si trova cullato in un viaggio sinuoso e carezzevole. Un giovane talento da non perdere di vista se si considera che la rivista specializzata Rumore ha mantenuto al primo posto in classifica, tutto il mese di novembre, l’album di Marter, eclissando così le ultime uscite di Paolo Conte e Salmo. Un album ricco di sonorità complesse e dimenticate, che catapultano l’ascoltatore in una coinvolgente e trascinante dimensione.

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