Montessori, dove tutto iniziò. Si inaugura oggi a Chiaravalle la casa-museo in cui nacque la grande educatrice

La casa natale di Maria Montessori a Chiaravalle
La casa natale di Maria Montessori a Chiaravalle
di Lucilla Niccolini
3 Minuti di Lettura
Sabato 11 Dicembre 2021, 09:55

CHIARAVALLE - Il suo volto materno, accanto a quello di un bambino, si affaccia da una delle quattro finestre al primo piano di Casa Montessori a Chiaravalle. E ci invita a varcare l’arco bianco del portone che si apre su piazza Mazzini. Un logo quadrato rosa, che troveremo ovunque, sulle scale e di sopra, ci conferma che la casa natale di Maria Montessori ci aspetta. Non una casa-museo, zeppa di vecchie cose riportate alla luce, ma un appartamento candido e arioso, luminosissimo, reso tale dal progetto di riscoperta di questo luogo, voluto dal Comune di Chiaravalle, e disegnato nei minimi particolari da Cristiana Colli. E agibile a tutti grazie a un piccolo ascensore.

 
La visita
La visita, guidata e gratuita fino al 6 gennaio: un tuffo nel passato e nella operosissima vita di questa donna energica e coraggiosa, che ha dato una svolta alla storia dell’educazione in tutto il pianeta; e un viaggio nel mondo, che lei ha percorso in lungo e in largo, a divulgare le sue idee rivoluzionarie, ad affermare ovunque il diritto del bambino a crescere e a formarsi in piena libertà, senza condizionamenti né input autoritari.

Siamo accolti, dopo due rampe di scale, dall’immagine del suo viso, dolcissimo e insieme perentorio, dagli occhi che fissano intenti, e stabiliscono un’intesa con chi guarda.

A sinistra, la grande stanza della Mappa prende il nome dal tabellone che occupa l’intera parete di fondo, su cui un planisfero reca i segnali, fittissimi, dei suoi viaggi, delle sue tappe, raccontati in sei schermi. E le Case del Bambino, ovunque.

In una teca di cristallo, il suo abito da casa ricamato, assieme a un sari candido, che le fu regalato da uno studente indiano a Londra.

Accanto, la bacheca da cui ci guarda la sua immagine immortalata sulle mille lire, su francobolli e monete commemorative. La biografia di Maria, su un’altra parete, è circondata di foto in bianco/nero, tra cui spicca quella con il sindaco Molinelli, di quando tornò a Chiaravalle, nel 1950, accolta dalla popolazione festante e dalle autorità. E un’immagine di lei in India, accanto al figlio Mario.


La stanza del Metodo si squaderna nell’altra ala dell’appartamento, non grande, ma pieno di mondo. Dalla parete ammiccano, di mille colori, gli oggetti didattici, i “giocattoli” educativi che hanno caratterizzato il suo metodo di formazione. Di fronte, la fotografia che illustra lo stand che, alla Panama-Pacific International Exposition del 1915, a San Francisco, rese visibile ai visitatori, dal vero, con una classe di bimbi in un’aula trasparente, il flusso armonico del suo metodo.

Fra le due stanze, quella denominata “3.0”, è dedicata alla consultazione, su strumenti digitali, di video, film, documenti: ogni visitatore potrà costruire da sé il suo itinerario nella dottrina e nella prassi di Maria Montessori.


La stanza di Lettura, per consultare la ricca bibliografia, e la stanza Verde, un terrazzino dove saranno piantati i bulbi di tulipano, memoria dei suoi legami con l’Olanda, completano l’itinerario, di una casa, che è uno snodo. Di partenza, per imparare a conoscere la scienziata che ha rivoluzionato la scuola tradizionale. La casa, dove nacque un secolo e mezzo fa, sarà inaugurata oggi alle 18,30, dopo una cerimonia, alle 16,30 al teatro Valle, alla presenza della pronipote, Carolina Montessori.

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