Rivive la Galleria Puccini, inaugurata ad Ancona l’esposizione di disegni e tempere di grandi artisti marchigiani

L'inaugurazione della storica Galleria Puccini ad Ancona
L'inaugurazione della storica Galleria Puccini ad Ancona
di Lucilla Niccolini
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Mercoledì 17 Febbraio 2021, 14:23

ANCONA - In una sala minuscola, un pezzo importante della storia dell’arte contemporanea marchigiana. Si è inaugurata nei giorni scorsi, nella sede dell’Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche, in corso Matteotti 31/A ad Ancona, un’esposizione di disegni e tempere di alcuni dei protagonisti assoluti della pittura e della grafica di questa regione.

 
La selezione
Si tratta di una selezione di opere che negli anni gli artisti hanno dedicato alla storica Galleria Puccini. L’istituzione, fin dal marzo del 1959, ha rappresentato, sotto la presidenza pluridecennale del professor Alfredo Trifogli, una tra le più significative realtà espositive del secondo ‘900, non solo per Ancona. È il presidente dell’Amia, il professor Stefano Tonti, a dar conto dell’operazione in corso: «Nel riordinare la documentazione dell’Associazione, erede dell’originaria Accolta Amici della Cultura, attiva fin dal 1953, Paolo Benvenuti e io abbiamo constatato l’ingente quantità e la qualità delle opere. Da qui, la decisione di esporne almeno una parte: una testimonianza, per la città e la regione, della fervida attività espositiva della Storica Galleria d’Arte Puccini. Nel corso dei decenni, essa ha contribuito, nella vecchia sede di via Curtatone, ad accrescere la sensibilità e le conoscenze nei confronti dell’arte, e a valorizzare l’attività degli artisti».


L’albo d’oro
Sono molti e autorevoli, i nomi che figurano nell’albo d’oro della Puccini.

Oltre a coloro le cui opere sono presenti in questa mostra – in ordine alfabetico, Attilio Alfieri, Luciano Bongiovanni, Renato Bruscaglia, Rodolfo Bersaglia, Bruno Da Osimo, Bruno Fanesi, Pericle Fazzini, Libero Ferretti, Giosetta Fioroni, Manlio Marinelli, Ulrico Montefiore, Roberto Papini, Enzo Parisi, Umberto Polenti, Maurizio Senatore, Piergiorgio Spallacci e Angela Volpi – vale la pena di ricordare Bruno D’Arcevia, Arnoldo Ciarrocchi, Mario Bellagamba, Otello Giuliodori, Claudio Cintoli... «Molti di loro – fa notare Stefano Tonti - hanno valicato, con la loro fama, i confini regionali. E hanno rappresentato autentiche pietre miliari dell’attività della galleria. Ma più ancora del Premio Marche, un’iniziativa che per quarant’anni, dal ‘59 al ‘99, ha portato Ancona in una posizione di rilievo nel panorama espositivo nazionale. E ha contribuito alla promozione e costituzione di una collezione d’arte contemporanea presso la Pinacoteca Civica Podesti». Come primo atto della sua nuova vita operativa, dopo un periodo di riflessione, nel 2018 l’Amia ha rinverdito i fasti del Premio Marche, organizzandone un’edizione regionale, con la collaborazione di quel Comune, che l’ha ospitata al Forte Malatesta, e della Regione, con la partecipazione di Musei Civici di Ascoli Piceno e del Mibac.


La tradizione
«Per l’estate scorsa era in programma l’edizione nazionale, dedicata a Gino De Dominicis e a Cecco d’Ascoli. La pandemia ne ha bloccato la realizzazione, ma non perdiamo la speranza di poterla inaugurare il prossimo luglio. E poi, con un programma che prevede il coinvolgimento di tutti i capoluoghi delle Marche, intendiamo continuare una tradizione illustre». Intanto, fino al 6 marzo, scintille di questa storia illuminano la sede dell’Amia, ad Ancona, dal mercoledì al sabato, dalle 17 alle 19,30.

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