“Musicainsieme” con la Form che riparte con una stagione invernale tutta dal vivo, 50 esibizioni da Pesaro ad Ascoli

Luigi Piovano, orgoglio marchigiano dell’orchestra di Santa Cecilia
Luigi Piovano, orgoglio marchigiano dell’orchestra di Santa Cecilia
di Lucilla Niccolini
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Sabato 18 Dicembre 2021, 10:30

ANCONA - Tornare ad ascoltare musica tutti insieme. Si può. O almeno è questo l’augurio per il 2022 della Orchestra Filarmonica Marchigiana-Form, che ha presentato ieri la ricca stagione 2022 composta da oltre 50 esibizioni. “Musicainsieme” s’intitola il programma, che s’annuncia con il ritorno alla grande, il 14 gennaio, alle Muse di Ancona: apertura che vede la collaborazione con la Politecnica Marche e gli Amici della Musica “Guido Michelli”. Il direttore principale, Alessandro Bonato, dirigerà la compagine nella Sinfonia n. 4 di Brahms, e nel Concerto in la min. op. 129 di Schumann, con la violoncellista Miriam Prandi.

 
L’incipit
Sarà un incipit solenne, dopo il Concerto di Capodanno, con cui la Form, diretta da David Crescenzi, saluterà il 2022, dal 1° al 7 gennaio, a Fermo, Macerata, Osimo, Senigallia e Jesi. L’ha annunciato ieri il neoeletto presidente, Marco Manfredi, in una conferenza stampa. Dopo il messaggio di buon lavoro dell’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini, il direttore Fabio Tiberi ha illustrato un calendario che, da gennaio a maggio, interesserà i massimi teatri storici della regione: «Sarà dedicato al periodo che va dal Romanticismo ai primi decenni del Novecento, mettendo in relazione grandi compositori. E ci avvarremo dell’esecuzione di diverse generazioni di solisti d’eccezione.

Un solo esempio: per il violoncello, si avvicenderanno Luigi Piovano, orgoglio marchigiano dell’orchestra di Santa Cecilia, la talentuosa Miriam Prandi e il promettente Ettore Pagano. Per non parlare dell’oboe di Francesco Di Rosa, del piano di Benedetto Lupo, del violino di Daniel Rowland, di Alexandra Tirsu e, infine, di Stefan Milenkovich che, con la direzione di Bonato, si esibirà con noi, l’8 e il 9 aprile, a Como e a Cremona. Dopo la Sinfonia n. 7 di Beethoven, eseguirà il celeberrimo Concerto per violino e orchestra in re magg. di Ciaikovskij. Usciamo così, alla grande, dai confini regionali».

Ma al nostro territorio è dedicata la massima parte del programma. «Tra febbraio e marzo, se sarà possibile anche in piccoli teatri dell’entroterra, presenteremo family concert, e spettacoli per le scuole». È stato il direttore principale Alessandro Bonato a chiudere, con toni di fiducia. «Nonostante le restrizioni riusciremo al regalare al pubblico importanti eventi, anche grazie a virtuose collaborazioni: con la Politecnica delle Marche e con gli Amici della Musica, per il Concerto della Memoria, il 26 gennaio alle Muse. E poi, anche con il Macerata Opera Festival, la Rassegna di nuova Musica, l’Accademia d’Arte Lirica di Osimo, la Fondazione Teatro della Fortuna di Fano, gli Amici della Musica di Montegranaro, l’Ente Concerti di Pesaro, l’Amat e la Società Filarmonica Ascolana». 


Il gran finale 
La stagione si chiude dal 22 aprile al 6 maggio, tra Osimo e Fabriano, con “Oltre confine”. Accompagnati dal violoncello di Ettore Pagano, i musicisti della Form eseguiranno il Concerto per violoncello e orchestra di fiati di Friedrich Gulda e la Porgy & Bess suite di Gershwin (programma completo su www.filarmonicamarchigiana.com). 

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