Maneskin star di Gucci Aria, gli scatti "hot" tra piume e trasparenze

I Maneskin star di Gucci Aria, la band testimonial nella nuova campagna tra piume e trasparenze
I Maneskin star di Gucci Aria, la band testimonial nella nuova campagna tra piume e trasparenze
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Sabato 11 Settembre 2021, 13:35

Lo avevamo fiutato dopo la loro incursione in Campidoglio, e il momento è arrivato. I Maneskin, band italiana con dischi di platino collezionati in tutto il mondo e in cima alle classifiche globali con oltre 3,2 miliardi di streaming totali su tutte le piattaforme digitali, sono tra i testimonial della campagna Gucci Aria. Una collezione importante che segna non solo i 100 anni della maison ma anche l'inedita collaborazione con Denma Gvasalia di Balenciaga.

Gucci Aria, la collezione per i 100 anni del brand

La campagna è ambientata nelle camere del Savoy Hotel, già setting in versione club della sfilata digitale Gucci Aria: proprio lì Guccio Gucci lavorò come liftboy, ricavò le prime ispirazioni e tutto ebbe inizio. Il riferimento è anche al video di "I Want You" di Madonna, colonna sonora, anch'esso ambientato in un hotel.

Piume, frustini e Thomas Raggi sul pavimento con l'imbracatura "harness": un eros sofisticato pervade gli scatti di Mert Alas e Marcus Piggott, realizzati sotto la direzione creativa di Alessandro Michele. 

Che, oltre ad aver scelto personalmente il cast, ha invitato i Maneskin a partecipare come ospiti speciali insieme alla modella americana Kristen McMenamy. E non poteva essere altrimenti, con lo stile della band vincitrice dell'Eurovision che si allinea perfettamente al mood di Gucci Aria: l’impeto rivoluzionario e gioioso dell’eros come motore creativo di un immaginario contemporaneo. Sui social, ovviamente, è boom, con la prima immagine della campagna che rimbalza di profilo in profilo tra trasparenze ed erotismo soft. 

A sottolineare un’estetica che connette mente e corpo, i modelli leggono trattati o saggi sul desiderio, come Simulacra and Simulation di Jean Baudrillard, The Work of Art in the Age of its Technical Reproducibility di Walter Benjamin, Bodies that Matter di Judith Butler, Three Contributions to the Theory di Sex di Sigmund Freud e Sexistence di Jean-Luc Nancy.

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