De Gregori canterà tutti i suoi più grandi successi a Macerata per “Sferisterio live” , ecco cosa c'è in scaletta

Francesco De Gregori
Francesco De Gregori
di Chiara Morini
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Venerdì 20 Agosto 2021, 06:45

MACERATA - È già sold out il concerto di Francesco De Gregori che domani, sabato 21 agosto, alle ore 21 salirà sul palco di Macerata nell’ambito della rassegna “Sferisterio live”. 

 
Il concerto che arriva a Macerata dopo quelli di Diodato e Max Gazzè, fa parte del “De Gregori & band live – The greatest hits” tour che, dopo il rinvio nel 2020 per i problemi legati al Covid è ripreso questa estate. Sul palco De Gregori non sarà da solo, ma accompagnato dalla band formata da Luca Angelici al basso e contrabbasso, Carlo Gaudiello alle tastiere, Paolo Giovenchi alle chitarre, Alessandro Valle, al pedal steel guitar e al mandolino, e Simone Talone, che si occupa delle percussioni. Come dice il nome del tour, nelle tappe De Gregori porterà tutti i suoi maggiori successi, passati e più recenti, quelli che grazie al cantautore romano hanno fatto la storia della musica italiana. 
Amato da tantissimi, De Gregori è stato cantato da tutti almeno una volta nella vita. Che si tratti di “Generale”, che sia il caso de “La donna cannone”, o ancora di “Bambini venite parvulos”, non importa: chi lo ama, chi lo conosce e lo ascolta volentieri, o chi semplicemente vuole apprezzarlo ancora di più, ha la possibilità di ascoltare di persona i suoi più grandi successi. In scaletta ci sono anche un paio di brani dell’album “De Gregori canta Bob Dylan”, come ad esempio “Via della povertà” che si rifà a desolation row dello stesso Dylan. Ci sarà anche il brano “4 marzo 1943”, tratto dall’album “Il vulcano”, nel quale De Gregori ha voluto riprendere, come in un omaggio, il brano di Lucio Dalla, rivelazione del Sanremo 1970. In una delle versioni del brano, nel 1979, i due artisti la cantarono insieme. Tanti altri sono i successi che l’hanno reso famoso e per i quali ancora oggi De Gregori viene amato: da “Buonanotte Fiorellino” ad “Alice”, da “Raggio di sole” a “Rimmel”, previsti in scaletta.
Lunghissima la carriera di De Gregori che inizia a 16 anni con le esibizioni al Folkstudio, dove fu presentato dal fratello. Per il suo esordio discografico bisogna attendere il 1972, con l’album “Theorius campus” realizzato insieme all’amico Antonello Venditti, anch’egli alla sua prima uscita discografica. Dalle canzoni personali ai classici, fino a quello che lo stesso De Gregori ha definito il disco più riuscito, “Buffalo Bill” del 1976, il cantautore torna live anche con Dalla e Ron nel tour - di grandissimo successo negli stadi - “Banana Republic” (1979), che di fatto ha segnato il ritorno ai grandi concerti di massa dopo il periodo delle contestazioni. La canzone, forse più nota, “La donna cannone”, esce nel 1983. Molti sono i dischi pubblicati dall’artista, tanti i live fatti ancora fino ad oggi.
E sul futuro della musica, ai tempi della pandemia, è lui stesso che ha affidato una riflessione a Facebook, commentando il discusso concerto di Salmo. «Dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare – ha scritto – io gli sono grato per aver richiamato l’attenzione per il fatto che ad una partita di calcio si può stare in 15mila, mentre per i concerti all’aperto in 1000 e distanziati.

A cosa serve dunque il Green pass?».

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