"Colazione sull'erba": ​a Venezia
un cortometraggio marchigiano

Il cortometraggio
Il cortometraggio
di Alessandra Bruno
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Domenica 24 Luglio 2016, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 13:03
MACERATA - “Colazione sull’erba”: il corto made in Macerata sbarca a Venezia. Il progetto ideato, scritto e realizzato da due giovani talenti maceratesi, il 28 enne Leonardo Accattoli e il 27 enne Edoardo Ferraro, è tra i sette cortometraggi italiani selezionati alla 31 esima Settimana Internazionale della Critica del Festival del Cinema di Venezia.
L’evento, sezione indipendente della 73° Mostra Internazionale di Arte Cinematografica, si terrà dal 31 agosto al 10 settembre. Una vetrina importante per chi con pochi mezzi ha visto prendere forma un’ispirazione. Edoardo Ferraro, che ha curato la regia, è diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. Il 27 enne al momento è impegnato su un altro set. A raccontare l’ambiziosa avventura è l’autore e produttore Leonardo Accattoli: "Siamo stati contattati dal D.D.P. e da Stammi Bene- ricorda- ci hanno chiesto uno spot sul tema dei rave party. Noi alla fine ci abbiamo scritto un cortometraggio, girato nell'entroterra maceratese, e l’abbiamo prodotto attraverso la DIBBUK PRODUZIONI, la piccola casa cinematografica che ho fondato. Ne è venuto fuori “Colazione sull’erba”, un corto di circa quindici minuti, di cui siamo orgogliosi. Siamo riusciti nell’impresa grazie alla passione e al lavoro di chi ci ha creduto con noi. Abbiamo cercato le comparse su Facebook, e hanno aderito più di 60 giovani maceratesi. In tanti ci hanno aiutato".
Poi prosegue: "La storia ruota intorno alla ricerca, da parte di tre ravers, di un quarto amico scomparso dalla festa. Suoneranno alla porta di una famiglia del luogo, dove c’è anche un bimbo di otto anni, che si unirà alla ricerca, sfuggendo al controllo dei genitori. Così seguiamo il bambino fino alla festa. Il corto offre diverse chiavi di lettura, ognuno può immedesimarsi nel personaggio che preferisce. Abbiamo studiato molto, parlato con chi organizza e frequenta i rave". E sottolinea: "Tutto quello che riguarda la creazione di qualcosa nasce dalla noia, per darle un senso. La provincia è la culla ideale, basta scrollarsi di dosso l’apatia e renderla propositiva. Vivere il set, nonostante i sacrifici e il duro ritmo, ha permesso di instaurare legami sinceri che conserviamo gelosamente. E’ stata una bella esperienza, anche a livello umano. Il corto potrebbe fare il giro di altri festival, si vedrà. Noi intanto stiamo continuando a scrivere e a lavorare ad altro. Fare cinema, in tutta la sua praticità, è e deve rimanere una cosa romantica. Come la scrittura".
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