MACERATA - Tra Macerata, provincia di Ancona e Fermo, i Klidas viaggiano alla conquista del mondo con il loro disco di debutto intitolato “No Harmony”. L’album previsto per il prossimo 2 giugno, è stato registrato da Stefano Luciani al NuFabric studio di Fermo, mixato da Alex Wilson degli sleepmakeswaves a Sydney in Australia, masterizzato da Josh Bonati a New York e verrà pubblicato dall’etichetta australiana Bird’s Robe Records.
Le origini
I Klidas (parola ceca che significa “gigante di silenzio”) si sono formati nel 2014 nelle Marche e sono composti oggi da Emanuele Bury alla chitarra e voce, Francesco Coacci basso e voce, Lisa Luminari chitarra e voce Francesco Fratalocchi sassofono, Alberto Marchegiani tastiera e synth e Giorgio Staffolani alla batteria. A pochi anni dalla formazione la band si è saputa mettere in gioco conquistando la giuria dell’Homeless Rock Fest nel 2018 per poi lanciarsi nel mondo discografico con l’imminente pubblicazione del disco di debutto. Il loro sound è decisamente particolare e spazia con disinvoltura dal jazz alla psichedelia, dal rock alternativo al prog. Il potere evocativo di parole, immagini e forme musicali lascia spazio al silenzio, come presupposto e colonna irrinunciabile di ogni esperienza di ascolto.
Come anticipazione del disco sono già usciti due singoli: “Shores” e “Not To Dissect”. «Il processo di registrazione dell’album è stato liberatorio – spiegano i Klidas - la musica era nell’aria da quasi dieci anni.
«L’album è ispirato al simbolismo degli elementi naturali, e “Not To Dissect” ritrae l’impetuosità e lo scintillio del fuoco. Il brano era inizialmente un tributo al film di Lucio Fulci “Non si sevizia un paperino”, con riff veloci che si dissolvono in una progressione dinamica inquietante».
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