Virna Lisi, l'ultimo ciak
Esce nelle sale Latin lover

Virna Lisi, l'ultimo ciak Esce nelle sale Latin lover
di Francesco Gallo
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Mercoledì 18 Marzo 2015, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 13:25

ROMA - Un omaggio al cinema italiano del passato con il volano dell'ultima Virna Lisi.

'Latin lover', commedia corale al femminile di Cristina Comencini in sala da giovedì con 01, racconta la storia di un attore del passato, Saverio Crispo (Francesco Scianna), e delle sue famiglie allargate che ricordano quelle di Gassman, Tognazzi, e Mastroianni (anche per le puntuali citazioni dei loro film rivisitati da Scianna).

Di scena così tante mogli e figlie di questo latin lover riunite per un suo ricordo.

Crispo, grande attore del cinema italiano morto dieci anni prima, ha tante figlie (interpretate da Angela Finocchiaro, Valeria Bruni Tedeschi, Candela Pena, Pihla Viitala, Nadeah Miranda, Cecilia Svizzero). Tutte avute da mogli diverse tra cui appunto Rita (Virna Lisi) e Ramona (Marisa Paredes).

Fatto sta che questo drappello di donne si raduna nella grande casa del paesino pugliese dove l'attore è nato con tanto di figli. Ognuna delle figlie vive, in misura diversa, nel ricordo del padre, sia come uomo che come mito.

Su tutti spicca una straordinaria Virna Lisi che interpreta la moglie-madre che si riprende il divo quando ormai è solo e malato. Nel mezzo dei festeggiamenti, quando ancora è attesa la quinta figlia di Saverio, quella americana, entra in scena Pedro del Rio (Lluis Homar), uno stunt che rivela di aver avuto una relazione davvero 'particolare' con il Latin Lover.

«Virna Lisi mi manca moltissimo - esordisce la regista che ha dedicato il film all'attrice scomparsa e che torna dietro la macchina da presa dopo quattro anni (Quando la notte, 2011) -. Ho sempre amato la sua grande vena mai sdolcinata che oggi gli avrebbe fatto dire tutto quello che davvero pensava del film. Ha fatto poi la scena più bella: quella da ubriaca. Ho pianto tanto per lei, ma poi ho pensato che Virna volesse solo tornare a stare con il marito. E questo mi ha placata».

Sul senso di questo film - a cui ha assistito stamani anche il figlio della Lisi, Corrado Pesci, che poi si è allontanato visibilmente turbato - dice ancora la Comencini:«per le donne il padre è un mito anche per la parte sconosciuta e sfuggente. Bisogna però liberarsi di questo legame. Spesso le donne mitizzano l'uomo, ma non si può vivere di ricordi. Si deve vivere liberi».

Infine sul risvolto gay di Saverio: «uomini così belli e amati possono essere bisessuali anche perchè hanno il bisogno di essere amati da tutti. Lo abbiamo letto in tante biografie di grandi star».

«È un film pieno di Virna. Penso sempre a lei. Come attrice era incredibile - spiega poi Bruni Tedeschi - Il fatto che forse volesse raggiungere il marito, come ha detto la Comencini, mi dà serenità». Conclude infine Scianna che nel film fa tanti flash back della sua vita privata e pubblica da star d'altri tempi: «per un attore è stato un regalo immenso poter interpretare diversi personaggi in un unico blocco. Altro regalo è che Cristina mi ha fatto entrare in un'altra epoca. Ho capito che dietro un latin lover c'è in fondo una grande umanità. Alla fine siamo tutti fragili».

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