Per Jovanotti tre ore senza respiro
Il PalaPrometo di Ancona sold out

Jovanotti al PalaPrometeo
Jovanotti al PalaPrometeo
di Stefano Fabrizi
2 Minuti di Lettura
Sabato 2 Giugno 2018, 19:44

ANCONA - Il PalaPrometeo di Ancona trasformato nel salotto buono di Jovanotti. I 13 grandi lampadari, che poi saranno messi all’asta per beneficenza, sono sospesi sopra il parterre. Il colpo d’occhio è quello delle grandi occasioni con tanti giovani coloratissimi e pronti a scatenarsi fino a grondare sudore. Il palas è una vera e propria sauna. Jova  non si risparmia, nonostante le tante date che ha già alle spalle dato che il tour è iniziato il 12 febbraio. 
 

 


Il mega show
Lo spettacolo inizia con un cartone introduttivo con protagonista il Jova-Don Chisciotte e poi si parte con “Ti porto via con me”, il brano che chiudeva il tour nei palasport 2015 (che era partito proprio dal capoluogo dorico) e che, questa volta, apre lo show più tirato e avventuroso che Lorenzo abbia mai pensato. Durante lo show ripete come un mantra la parola “Ancona” e ricorda le date zero “bellissime” che sono partite da qui. Siparietti con il bassista ascolano Saturnino. La scaletta è serratissima: ci si muove fin dall’inizio. Tre ore di show, trenta canzoni, scenografie, luci e sorprese pensate ad hoc per ognuna delle hit della scaletta, con al centro un momento dj set di Lorenzo in console che ne raggruppa un’altra decina che cambiano ogni sera. Tanta energia positiva e su “Oh vita” Jovanotti trasforma il testo  in uno spot per le Marche.

Jova ok, acustica meno 
Una nota dolente, comunque, c’è: purtroppo, nonostante i tentativi del fonico, il palas ha dimostrato la pessima acustica: casse, bassi e rullanti, ma ancora peggio la voce di Jova risultavano spesso incomprensibili. In realtà, in pochi si sono lamentanti: l’importante era esserci. E il popolo di Lorenzo non ha fatto mancare il suo affetto, decisamente ricambiato dal cantautore che non si è risparmiato: tre ore filate di corse e canzoni in un palco futuribile che si alza sopra le teste degli spettatori del parterre per permettere a Jova di raggiungere la postazione da dove fa il dj set delle sue canzoni più vecchie. La scenografia è retta da un grande un parco luci incredibile con potentissimi laser. Sicuramente l’elemento più affascinante il megascreen che più mega non si può che proietta immagini ad altissima definizione creando uno spettacolo nello spettacolo. Bello esserci.

© RIPRODUZIONE RISERVATA