JESI - Un nuovo appuntamento sold out al XXI Festival Pergolesi Spontini, curato dalla Fondazione Pergolesi Spontini con tanti eventi in programma fino al 2 ottobre tra Jesi e Maiolati Spontini intorno al tema “Tutti per uno”. Stasera, 12 settembre, alle ore 21 al Teatro Pergolesi di Jesi c’è il concerto di Simone Cristicchi in “Abbi cura di te. Tour 2021”, in trio acustico con Riccardo Ciaramellari alle tastiere, Riccardo Corso alla chitarra e Giuseppe Tortora al violoncello, il sound engineering è a cura di Marco Covaccioli.
Cantautore, scrittore, attore, presentatore radiofonico… Simone Cristicchi ha mille anime. Tutte accomunate da quella raffinata ironia capace di cogliere i dettagli più piccoli di ogni storia e trasformarli in un racconto lirico. Simone Cristicchi – dopo 6 anni di successi teatrali, con oltre 300mila spettatori, sold out ripetuti, e un Festival di Sanremo 2019 che lo ha visto protagonista con la straordinaria poesia in musica “Abbi cura di me”, aggiudicandosi il Premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione, e il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale, – torna in concerto sui palchi musicali di tutta Italia, in concomitanza con la pubblicazione dell’album (edito da Sony Music) “Abbi cura di me”, prima raccolta dei suoi più noti e amati brani.
Il concerto di Cristicchi chiude alla grande il poker di appuntamenti del Festival Pergolesi Spontini per questo fine settimana iniziati venerdì al Circolo Cittadino di Jesi con la mini opera-cibo “La zuppa di Sasso”, in collaborazione con la Fondazione Teatro Coccia di Novara. Ieri al Teatro Pergolesi bambini e famiglie si sono potuti divertire con il concerto della PlayToy Orchestra, l’unica band al mondo che suona strumenti giocattolo, dall’organo alle percussioni, dalla fisarmonica alla chitarra e basso, e altri giocattoli. In serata al Teatro Spontini di Maiolati Spontini, nell’evento “Spontini Discovery”, in scena la prima esecuzione in epoca moderna di alcune pagine inedite tratte dal melodramma buffo “Il quadro parlante” composto dal giovane Gaspare Spontini nel 1800, uno dei quattro manoscritti autografi ritrovati nella Biblioteca del Castello d’Ursel in Hingene in Belgio (revisione critica di Federico Agostinelli), affiancate da letture “contemporanee” delle stesse arie commissionate al compositore Federico Gon, un modo innovativo di associare riscoperte dal grande valore musicologo con la promozione della musica d’oggi.
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