Il regista Catena ha presentato “Io sono Vera” ad Ancona: «Connessione magica dedicata a mia madre»

Da sinistra Paolo Bragaglia, Beniamino Catena e Chiara Malerba
Da sinistra Paolo Bragaglia, Beniamino Catena e Chiara Malerba
di Giovanni Guidi Buffarini
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Mercoledì 23 Febbraio 2022, 10:55

ANCONA - C’era parecchia gente, l’altra sera, al Cinema Teatro Italia di Ancona per la proiezione speciale di “Io sono Vera”, presenti il regista Beniamino Catena e il musicista Paolo Bragaglia. Proiezione speciale per un film molto particolare. A quale genere ascriverlo? Drammatico, dice la scheda ufficiale. Realismo magico suona più appropriato. In Liguria, una ragazzina, scompare. Nello stesso momento, in Cile, un uomo dichiarato morto per attacco cardiaco riapre gli occhi. Ciò che segue stabilisce una connessione misteriosa, magica per l’appunto, fra le due vicende, i due destini. Vietato dire di più.

«È un film che più che fornire risposte, pone domande», afferma il regista. «Per me che provengo dal mondo delle serie - nello specifico da “Doc - Nelle tue mani” -,un ambiente dove tutto è iperorganizzato e si procede a tappe forzate, per me, dicevo, è stato un grande piacere poter realizzare un film così libero, sia a livello creativo che produttivo». 


Nel film il paesaggio riveste la stessa importanza dei personaggi, si fa a sua volta personaggio. «Abbiamo girato in Liguria e in Cile.

Il produttore non era niente contento della trasferta cilena, questione di costi. L’ho convinto che fosse indispensabile andare laggiù, nel deserto di Atacama dove c’è il più importante osservatorio astronomico mondiale, Alma, solo il National Geographic e la Nasa avevano avevano già girato lì, a 5600 metri: usavamo le bombole dell’ossigeno. Le stelle hanno importanza in questa storia di fantasmi, di una assenza. Una storia che mi tocca molto da vicino, avevo perso da poco mia madre, il film è dedicato a lei. Siamo stati in Cile proprio mentre esplodeva la rivolta popolare, ma non abbiamo avuto alcun problema». 


Il cast include il grande attore cileno Marcelo Alonso, la giovane e già affermata Marta Gastini, Anita Caprioli e l’ottima esordiente Caterina Bussa D’Amico Montalto. Alla sceneggiatura ha collaborato Paola Mammini, vedi alla voce “Perfetti sconosciuti”. La responsabilità della colonna sonora è stata suddivisa - a seconda del clima espressivo della singola sequenza - fra i Marlene Kuntz, Dan Solo (che dei Marlene Kuntz è stato a lungo il bassista) e Paolo Bragaglia. Il quale ricorda: «Con Beniamino siamo amici da 30 anni, eravamo parte della “factory” marchigiana anni Novanta. È stato bello tornare a collaborare con lui».

E bellissimo, atmosferico, è il pezzo composto da Bragaglia: accompagna anche il trailer internazionale. Altri marchigiani coinvolti nell’impresa sono Carlo Diamantini (artefice degli effetti speciali) e Massimo Macellari (suo il manifesto). I prossimi impegni di Catena? «Prima mi aspetta “Doc 3”. Poi farò un film tosto, violento, ambientato nella periferia est di Roma».

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