Guenda Goria ricoverata per endometriosi come Giorgia Soleri. Il post su Instragm prima dell'intervento: «Pensatemi»

Guenda Goria ricoverata per endometriosi come Giorgia Soleri. Il post prima dell'intervento: «Pensatemi»
Guenda Goria ricoverata per endometriosi come Giorgia Soleri. Il post prima dell'intervento: «Pensatemi»
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Lunedì 6 Settembre 2021, 13:15 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:23

Guenda Goria, giovane attrice e pianista figlia di Amedeo Goria e Maria Teresa Ruta, è stata rivoverata all'ospedale San Raffaele di Milano a causa dell'endometriosi, la stessa patologia contro cui combatte Giorgia Soleri, fidanzata di Damiano David dei Maneskin. Ha raccontarlo è la stessa 32enne il un lungo post su Instagram corredato con uno scatto che la ritrae seduta sul d’ospedale mentre fa il segno di vittoria, come per esorcizzare questo duro momento. 

«È arrivato il giorno del mio ricovero. Lo aspetto da un po’ di mesi ma quando mi hanno chiamata, poco prima del mio debutto teatrale, per dirmi che era arrivato il momento, ho iniziato ad avere un po’ d’ ansia. Non ero certa di voler condividere questo momento ma credo che parlarvi della malattia possa essere d’ aiuto a tante donne», ha scritto Guenda sui social.

«Io soffro di ENDOMETRIOSI - continua il lungo post. È una patologia che colpisce tantissime donne (1 su 10 circa) e che che troppo spesso non viene diagnosticata. Si tende a pensare che avere mestruazioni dolorose o avere difficoltà nei rapporti, dolori intestinali, colite cronica, stanchezza siano cose normali. In realtà non è così. Tantissime donne soffrono di endometriosi senza saperlo. Può colpire molti organi e avere compromettere gravemente la salute e per chi ne soffre, il rischio di infertilità, è molto alto. Avere un figlio è davvero difficile anche se non impossibile. L’ endometriosi è fortemente invalidante e non c’è cura. Bisogna imparare a conviverci. A me ha insegnato a godermi i momenti più belli. Quante vite possiamo vivere?domani sarà un po’ come il primo giorno di scuola per me. Pensatemi! Vi abbraccio».

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