Il giuramento di Vitruvio
in una lectio magistralis

Il giuramento di Vitruvio in una lectio magistralis
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Martedì 14 Gennaio 2014, 08:47
FANO - Vitruvio continua a parlare ai moderni di contenuti e linguaggi che possono promuovere nuove sensibilit e nuove politiche per la tutela e la conservazione del nostro patrimonio.

Non un retaggio del passato, ma straordinaria opportunità per il futuro. E’ quanto il Centro Studi Vitruviani di Fano primariamente promuove nell’ambito della valorizzazione dell’insegnamento di Vitruvio. Salvatore Settis, sottolinea, in un intenso e profondo articolo, la modernità del messaggio etico di Vitruvio rispetto alle politiche di tutela del paesaggio.



Una preziosa anticipazione della lectio magistralis “L’etica dell’architetto e il restauro del paesaggio” che Settis terrà oggi all'Università Mediterranea di Reggio Calabria (diretta streaming dalle 10,45), in occasione del ricevimento della laurea honoris causa in architettura che gli sarà conferita dal ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Maria Chiara Carrozza. Un riconoscimento reso ancora più significativo in quanto il relatore è di origine calabrese ed ha compiuto gli studi nel Liceo Classico di Reggio Calabria, la città alla ribalta delle cronache per i Bronzi di Riace, ma famosa anche per lo spettacolare Lungomare sullo Stretto.

Da anni Salvatore Settis è portavoce, insieme al Centro Studi di Fano, della estrema contemporaneità del testo di Vitruvio in un bisogno, che si fa sempre più esigenza, della mancanza di controllo sulle devastazioni ambientali del nostro paese: nella Lectio Magistralis sottolinea la straordinaria attualità del trattato di architettura di Vitruvio che potrebbe essere assunto, dagli esperti e studiosi del settore, al pari del giuramento di Ippocrate per i medici.



“Il giuramento di Vitruvio” renderebbe infatti necessaria una formazione di ampio respiro culturale, come si legge nel primo libro del trattato: “L'architetto deve dunque avere ingegno naturale, ma anche sapersi sottoporre alle regole dell'arte (…) Deve avere cultura letteraria, essere esperto nel disegno, preparato in geometria e ricco di cognizioni storiche; deve avere nozioni di filosofia e di musica, saper qualcosa di medicina e di diritto, ma anche di astronomia e astrologia.”
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