Giorgia conquista il PalaRossini
Applausi e tanto affetto per l’artista

Giorgia conquista il PalaRossini Applausi e tanto affetto per l’artista
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Giovedì 15 Maggio 2014, 12:46 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 16:31

ANCONA - “Questo uno dei pochi palasport che troviamo al primo colpo... Mi diverto a parlare durante i concerti, mi sento un po’ Celentano... ma far pause pi brevi”. E’ una scoppiettante Giorgia quella che sale sul palco allestito al PalaRossini di Ancona per il suo “Senza Paura”. Basterebbe la sua voce. Per restare incantati ad ascoltarla. Ma nel concerto di Giorgia c’è molto di più. Ha strappato applausi in continuazione.

Oltre due ore di show in cui l’artista romana si è concessa completamente al suo pubblico. Che con lei ha cantato tutti i suoi brani.

Una tournée speciale per i suoi 20 anni di carriera che ricorrono proprio quest'anno, come la Pausini. Giorgia durante i concerti indossa abiti firmati Gucci, ogni sera sceglie tre cambi diversi, look comodi per esibirsi sul palco, ma molto chic. 43 anni incastonati in un fisico da ragazzina, una voce che sa essere potente, avvolgente, dolce e ammaliante. E soprattutto un amore sconfinato per la musica. È tutto questo il concerto di Giorgia. Vissuto ad un solo respiro con i suoi fans, tanto che poche settimane prima di partire con il suo Senza Paura Tour, Giorgia su Facebook ha chiesto suggerimenti per la scaletta delle canzoni da fare durante i concerti.

Su consiglio dei suoi ammiratori ha così messo insieme un medley di "Come Thelma e Louise" e altri brani di successo da "Pregherò" a "Vivi Davvero", fino alla celebre "Tu mi porti su", scritta da Jovanotti, e brani di altri artisti come "Strani amori" dell'amica e collega Laura Pausini, in omaggio al loro esordio, insieme, vent'anni fa. Un tour che vuole essere un concentrato di presente, con molti brani del nuovo album appunto, ma anche un omaggio al passato e ai vent’anni di “E poi”, il pezzo con cui la cantautrice romana si presentò nella sezione Nuove Proposte di Sanremo nel 1994. In tutto ventitré brani per una scaletta ben calibrata e pensata. La scenografia le disegna intorno un set originale, elegante, supertecnologico fin dalle lucette rosse che le accendono l’abito all’apertura con Quando una stella muore; l’accuratezza dello sfondo del palco, su due livelli, dà un’idea di 3D, così come le proiezioni che le danzano intorno.

In scaletta anche Marzo, dedicata all’ex fidanzato il cantante Alex Baroni scomparso nel 2002, che Giorgia non cantava da tanto tempo. Ma ci sono, immancabili, Come saprei del 1995 (come non ripensare alla voce di Whitney Houston), Girasole e Gocce di memoria. Soul, anima, divertimento, emozioni. Condite perfino di battute in romanesco, l’atmosfera del live sa molto di club e Giorgia ci si gongola dentro. Tanto da cimentarsi anche in un medley scherzoso di alcuni brani famosi nel 1994, prima di cantare proprio “E poi” di quell’anno. Chiude il concerto “Io fra tanti” tratto dal nuovo album. E con lei il canto diventa naturalezza, i passaggi vocali più arditi una divertimento giocoso, sempre con il sorriso in bocca. Touché.

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