Giorgia Cardinaletti dopo le Olimpiadi è in ferie a Fabriano: «Marche e famiglia, vacanze da sogno. Meno libertà? Si vive bene lo stesso»

Giorgia Cardinaletti, inviata del Tg1 Rai, a Tokio
Giorgia Cardinaletti, inviata del Tg1 Rai, a Tokio
di Edoardo Danieli
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Sabato 21 Agosto 2021, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 15:07

FABRIANO - Giorgia Cardinaletti, parliamo di estate e vacanze?
«Certo, ma sto finendo la visita della chiesa di San Benedetto, possiamo sentirci più tardi?».


Più tardi. Ma scusi lei è in vacanza a Fabriano?
«Sì, sono a casa, avevo voglia di stare qui con la mia famiglia e fare un giro nelle Marche».


Una scelta, quella delle Marche, che stanno facendo in molti, a quanto pare quest’anno.


«Le mie vacanze, quando ero piccola, sono sempre state a Senigallia dove ci trasferivamo d’estate. Ho dei ricordi vivissimi legati a quel periodo. La figura della mia nonna paterna, l’altoparlante che alle 11 e alle 17 cominciava a trasmettere e che per noi bambini era il segnale che si poteva fare il bagno, le passeggiate sul lungomare la sera. Era la villeggiatura, non una vacanza. Era un periodo di grande libertà».


E adesso? Il tema della libertà è molto sentito in questo periodo di vacanze con il Green pass.
«Sì, il periodo è complicato ma io sono convinta che si può e si deve vivere con libertà anche questo periodo rispettando le indicazioni che ci sono. Ho seguito tanto il Covid per il Tg1. Certo, la libertà, per ora, non sarà come prima, pensi all’imbarazzo di una stretta di mano o di un abbraccio ma io sono molto rigorosa, vaccinata e prudente e ritengo che si possa vivere bene anche questo momento».


E lei lo sta facendo?
«Beh, ovviamente è cambiato dai tempi di Senigallia. Dalla villeggiatura, sono passata alla vacanza. E ho scelto di stare qui a casa a Fabriano. Sa cosa mi ha colpito, pensando anche al periodo di pandemia che è stato un vero e proprio spartiacque?».


Che cosa?
«Una cosa bellissima, si stanno riaffacciando le vecchie abitudini: penso, per esempio, al cinema all’aperto, alle visite guidate. Secondo me non ce ne rendiamo conto appieno, ma quello che vediamo ha un valore diverso. Sì, credo proprio che sia un’estate di ripartenza».


Niente di meglio della propria terra per ripartire, se poi la propria terra sono le Marche, la ripartenza è ancora più forte.
«Sottolinerei due aspetti.

Il primo, sono qui con il mio compagno che è ligure e con tutta la mia famiglia tra cui uno dei miei fratelli che è tornato da Toronto dove vive con la fidanzata canadese: osservare nei loro occhi la meraviglia per quello che vedono è una grande gioia. In secondo luogo, c’è un aspetto che mi coinvolge: vedere adesso i luoghi dove sei nata e cresciuta ti consente di valorizzare ogni dettaglio, conservarlo e portarlo con te a Roma. I luoghi marchigiani sono meravigliosi, anche da vivere. Mi ricordo Ancona quando ho lavorato alla Tgr: una città bellissima. La spiaggia del Passetto, per esempio, è meravigliosa».


Dalla Tgr Marche alle Olimpiadi di Tokio, dove è stata inviata del Tg1, passando per la Domenica Sportiva. Per lei comunque l’estate del 2021 sarà sempre contrassegnata dalle Olimpiadi. 
«Esperienza unica, incredibile, professionalmente e umanamente. Ho avuto la fortuna, e la responsabilità, di poter seguire l’Olimpiade dei record per risultati e medaglie. L’altra grande fortuna è stata quella di lavorare con la squadra della Rai, con cui si respirava un autentico spirito di squadra».


Quanto è stato difficile?
«L’aspetto logistico è stato molto complicato a causa del Covid, le restrizioni ci hanno costretto a fare i conti con diverse difficoltà sotto ogni fronte. Taxi dedicati, per esempio, o anche i ristoranti chiusi. Non è stato facile ma sono veramente felice di averlo potuto fare».


Che cosa le è rimasto?
«Il clima bello con gli atleti, in primo luogo. Poi, poter raccontare sport che sono meno da prima pagina ma che comportano le belle storie di persone e famiglie che hanno investito e atteso per cinque anni questo momento. Penso a quelli più anziani, come Montano o la grandissima Pellegrini, ma anche a quelli meno noti come Vito Dell’Aquila che, secondo me, ha dato un bellissimo messaggio all’Italia. Un’altra sensazione: l’orgoglio del nostro Paese quando gli altri giornalisti si congratulavano con noi per i risultati».


Senta, un marchigiano, Gianmarco Tamberi, l’avrà sicuramente inorgoglita.
«L’unica cosa che mi è dispiaciuta è che non ci siamo potuti abbracciare. Noi del Tg1 avevamo seguito Chiara prima della gara, raccontato le dichiarazioni di matrimonio, sono stati sicuramente la coppia delle Olimpiadi. L’avevo conosciuto alla Domenica Sportiva ma quando l’ho visto gli ho detto: “Sono di Fabriano” lui ha subito mostrato la sua euforia per la marchigianità. Carinissimo. Da marchigiana devo dire di essere stata molto orgogliosa di Gimbo».

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