Gianluca Grignani saluta San Benedetto
e già pensa alla data di Senigallia

Gianluca Grignani saluta San Benedetto e già pensa alla data di Senigallia
di Laura Ripani
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Domenica 12 Aprile 2015, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 22:17
SAN BENEDETTO - "Ci piace perché é uno come noi e ha carisma". Luigi Girolami é uno dei centinaia di giovani che sabato sera - con moglie al seguito e macchina fotografica - ha vissuto il concerto di Gianluca Grignani praticamente sempre in piedi, a bordo palco, scattando a ripetizione. Nulla ha potuto il servizio di sicurezza di fronte al popolo che acclamava il cantante, redivivo e in gran forma dopo la buona performance dell'ultima edizione di Sanremo, la sesta per lui.



L'artista milanese ce l'ha messa tutta in questa data zero per dialogare con i suoi fan e l'operazione appare tutto sommato riuscita.

"A volte esagero" il tour che ha appunto iniziato da San Benedetto é stato allestito in soli due giorni di prove al Palariviera.



"Mi perdonerete - ha celiato - se qualcosa é ancora da rivedere". Sicuramente azzeccata dunque l'idea di iniziare il concerto a luci accese e in acustico che esaltano le sue doti di chitarrista e valorizzano "Destinazione Paradiso", il brano con il quale é diventato celebre. Di gran classe, poi, le installazioni dello scultore Marco Lodola ai lati del palco, care ai sambenettesi visto che una di queste "Vale e Tino" si trova all'interno della locale Palazzina Azzurra.

Da rivedere, per stessa ammissione dell'artista invece Falco a metá "ero stanchissimo" ha ammesso comunque applaudissimo acme dell'ora e mezza in musica. Ecco, se l'Aiuola e soprattutto La mia storia tra le dita hanno scatenato applausi, il continuo rapporto con il pubblico é sembrato un deciso passo avanti nella maturità dell'artista che ha pure scherzato sui sui 43 anni. Ma il concerto é rimasto un po' freddo non tanto per i brani, tutti riusciti benissimo quanto per la mancanza di tetaralitá e azione, piú concentrato sulla tecnica musicale.



Complice forse anche un Palariviera con ampi vuoti "A San Benedetto i giovani si lamentano che mancano gli eventi ma quando ci sono non si riponde" fa notare Rossella Di Martino. Resta il fatto che l'artista turbolento nella vita lo é sembrato molto meno sul palco affidando alle parole piú che ai gesti, soprattutto quelle conclusive, il suo messaggio "Grazie a tutti, siete la linfa vitale del mio lavoro...l'avessi scoperto da giovane...vi aspetto a Senigallia". Per la serie non é mai troppo tardi.
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