Ghali contro Tale e Quale Show dopo l'imitazione di Sergio Muniz: «Bastava l’autotune e un bel look, con il BlackFace brutta figura»

Ghali contro Tale e Quale Show dopo l'imitazione di Sergio Muniz: «Bastava l’autotune e un bel look, con il BlackFace brutta figura»
Ghali contro Tale e Quale Show dopo l'imitazione di Sergio Muniz: «Bastava l’autotune e un bel look, con il BlackFace brutta figura»
di Silvia Natella
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Domenica 22 Novembre 2020, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 17:40

Ghali ha criticato l'imitazione di Sergio Muniz a Tale e Quale Show. Venerdì scorso, durante l'ultimo degli appuntamenti con il programma di Rai Uno, l'attore spagnolo è stato chiamato a interpretare il rapper di "Cara Italia", ma il trucco ha scatenato la polemica. Ghali, infatti, sui social si è scagliato contro il make up eccessivo: «L'Italia è ormai l'unico Paese a usare ancora il BlackFace, non facciamo una bella figura».

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IL BLACKFACE «Bastava l’autotune e un bel look. Non c’è bisogno di fare il BlackFace per imitare me o altri artisti», ha scritto il cantante commentando l'esibizione. Il BlackFace è uno stile di makeup teatrale, diffuso nel XIX secolo, che consiste nel truccarsi in modo marcatamente non realistico per assumere le sembianze stilizzate e stereotipate di una persona nera. Nelle stories il cantante ha motivato il suo disappunto spiegando che questa pratica veniva usata dagli attori bianchi per interpretare personaggi cattivi, ma non vuole accusare nessuno di razzismo. 

LA CRITICA «Si può anche essere delle brave persone e non sapere che la storia del BlackFace va ben oltre un semplice make up, trucco o travestimento», ha continuato, parlando sul suo profilo Instagram. «Potete dire che esagero, che mi devo fare una risata e che non si vuole offendere nessuno, lo capisco.

Ma per offendere qualcuno basta semplicemente essere ignoranti, non bisogna per forza essere cattivi o guidati dall’odio. Si può anche essere delle brave persone e non sapere la storia del BlackFace».

NEL RESTO DEL MONDO Negli Stati Uniti è ormai una pratica inaccettabile. «Invece il BlackFace è stato utilizzato più volte in questo programma: siamo gli unici che lo fanno, ormai siamo quasi l’unico paese. La comunità nera continua a chiedere di smettere ma non cambia niente. Bisognerebbe capire cosa è e cosa ha portato negli anni. Io non smetterò di esprimermi e dire la mia su certe tematiche solo perché a qualcuno potrei sembrare un pignolo o tutte quelle cose che scrivete... mi dispiace un po’ ma continuerò per la mia strada». 

LA FIGURA «Non facciamo una bella figura - ha aggiunto - né con chi è meno superficiale in questo Paese e nemmeno con chi ci guarda da fuori. Ci sono tante caratteristiche che si possono riprodurre e imitare in un personaggio. È la seconda volta che mi emulate in questo modo, dipingendo la faccia oltre a fare commenti usando luoghi comuni e paragoni su aspetto fisico e bellezza. Non mi sono offeso, davvero. Ma nemmeno ho riso».

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