Curreri, l’ospite
di Musicultura

Curreri, l’ospite di Musicultura
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Giovedì 20 Marzo 2014, 23:02 - Ultimo aggiornamento: 21 Marzo, 17:14
ANCONA - Da 1000 a 16: tanti sono i finalisti scelti dalla giuria di Musicultura dopo mesi di selezioni, passando attraverso una fase di audizioni dal vivo. Domani (sabato 22) si esibiranno al Teatro Persiani di Recanati, in una serata condotta da Gianmaurizio Foderaro e Carlotta Tedeschi di Rai Radio1 e vedrà protagonista un padrino d'eccezione: Gaetano Curreri, cantante, tastierista e musicista, leader degli Stadio. Da 16 si arriverà a sceglierne 8 all'Arena Sferisterio di Macerata il 20, 21, 22 Giugno, i superfinalisti di Musicultura. Sei degli otto vincitori saranno scelti a insindacabile giudizio del Comitato Artistico di Garanzia, formato da big della musica, mentre i restanti due vincitori verranno decretati in base alle preferenze espresse dagli utenti Facebook. Al primo classificato andranno i 20mila euro del Premio UBI-Banca Popolare di Ancona.



Gaetano Curreri lei terrà a battesimo i 16 finalisti di Musicultura, ha già ascoltato le loro canzoni?

“Non ho ancora avuto modo, le ascolterò per la prima volta sabato”.



Cosa porta con sé della sue, di partecipazioni a Musicultura?

“Questa manifestazione è un patrimonio della musica italiana che si svolge a Recanati, città a sua volta patrimonio delle Marche. Amo molto questa regione, confinante con la mia. Da Musicultura esce una quantità di musica di qualità, perché si occupa della canzone d' autore all' interno di un panorama italiano in cui a volte si preferisce privilegiare l' interprete. Mi ci riconosco appieno, visto che per anni ho praticato e vissuto la canzone d' autore”.



Oltre a fare da padrino ai 16 finalisti, farà anche parte della giuria dei Big!

“Come giurato, ogni anno sono solito ascoltare le canzoni finaliste assieme a Vasco Rossi. Appena ci arriva il cd ci incontriamo per scegliere le migliori. La nostra è un' amicizia che parte da lontano ed una bella collaborazione artistica”.



Cosa pensa di Musicultura?

“Che sia una garanzia. E' cambiato con la società, continuando a raccogliere le proposte dei ragazzi che vogliono fare musica, rimanendo comunque un'iniziativa seria e rigorosa, che privilegia determinate cose”.



Sabato, nel momento dedicato a lei, che cosa ci farà ascoltare?

“Racconterò in breve al pianoforte il percorso della mia storia musicale. Di sicuro farò un omaggio al grande Roberto Roversi”.



Su che fronte è impegnato in questo momento?

“Sto scrivendo un nuovo disco e sono alle prese con un incontro con la grande canzone d' autore perché ho ricevuto in dono da Antonio Bagnoli, nipote di Roberto Roversi, dei testi che gli ha lasciato Roberto. Sono delle poesie bellissime che sto musicando. E' un' emozione avere per le mani l' opera di uno dei più grandi poeti italiani, architrave su cui si è appoggiata la canzone d' autore. Questa cosa mi dà grandi soddisfazioni e, nel contempo, mi fa sentire molto impegnato. Sto anche scrivendo canzoni nuove, esco giusto per fare i concerti e qualche partecipazione. Mi rintano seduto davanti al pianoforte per farmi venire le idee. Attraverso il mio stato d' animo, il momento in cui stiamo vivendo. Venire a Musicultura è anche un modo per conoscere, ascoltare. Potrebbe accadere di chiedere a qualcuno di questi ragazzi di collaborare con me, in fondo lo scrivere canzoni è anche questo, conoscere persone che hanno delle sensibilità con cui ti puoi confrontare”.
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