I Musici, in principio fu Guccini. La band del Maestrone si esibisce al Rossini di Pesaro con il ritorno di Ellade Bandini

I Musici portano in tour il repertorio di Francesco Guccini
I Musici portano in tour il repertorio di Francesco Guccini
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Sabato 29 Maggio 2021, 07:37 - Ultimo aggiornamento: 07:46

PESARO - La continuità del patrimonio artistico del grande Francesco Guccini, vive nei suoi Musici che giungono nella Città della Musica, al Rossini di Pesaro, oggi alle ore 19. Canzoni e poesia, interpretate dalle chitarre e la voce di Juan Carlos “Flaco“ Biondini, il pianoforte di Vince Tempera, il sax di Antonio Marangolo il basso di Enzo Frassi e l’altro storico componente Ellade Bandini alla batteria.

LEGGI ANCHE

Raoul Bova nuova star di Don Matteo: affiancherà Terence Hill nella prossima stagione

Carla Fracci, l'ultimo saluto alla grande ballerina: il feretro arrivato alla Scala tra gli applausi della gente

Da Il vecchio e il bambino a La locomotiva, da Autogrill a L‘Avvelenata, da Auschwitz a Dio è morto, fino ad arrivare a Noi non ci saremo, Canzone per un‘ amica, Vedi cara, Cyrano, Incontro.


L’incontro
Per Flaco Biondini, che ha affiancato Guccini sin dal 1976, anno di registrazione dell’album Amerigo, firmando anche insieme a lui Le ragazze della notte, Luna fortuna, Ballando con una sconosciuta e tante altre, l’incontro con il “Maestrone” ha determinato la svolta della sua vita: «L’ho incontrato prima di conoscere bene la sua musica.

Avevo sentito poche cose, ma io avevo bisogno di lavorare e lui aveva bisogno di un chitarrista. Poi è scoccata la scintilla, è stata una vera e propria simbiosi, è nato un sodalizio unico: ho compreso immediatamente il valore di Francesco e della sua canzone d’autore e mi sono appassionato subito al suo mondo».


Indimenticabili i loro dialoghi sul palco, quando, prima di lasciare i concerti dal vivo nel 2011, Guccini si divertiva a battibeccare con Flaco. Ma sull’attualità delle canzoni del Maestrone per il chitarrista argentino non ci sono dubbi, anzi «bisognerebbe smetterla con il luogo comune che le canzoni di Guccini sono legate alla politica o ad un periodo specifico. Un luogo comune che toglie lustro alla figura di un poeta di uno che ha scritto cose eterne! Leopardi faceva parte di un movimento o era un poeta? La gente che ha superato i 50 lo considera un fenomeno di gioventù, ma se così fosse non ci sarebbero ancora tanti giovani che lo capiscono e lo riscoprono. È vero che si è anche ispirato ai poeti della Beat Generation, ma piace ancora perché era ed è, un poeta e un filosofo».

C’è qualche canzone a cui è più affezionato? «Diverse di quelle che ho scritto con lui, ma non sono quelle alle quali non posso rinunciare. La cosa bella è che si potrebbero fare tanti percorsi con le sue canzoni, perché ha parlato di sé, ma anche di personaggi, città e monumenti. Sempre tutti fatti veri, per questo è un gran poeta». Da musicista eclettico come è lei, che pensa di Rossini? «Per me è uno dei geni indiscussi della musica. Rossini è uno che ascolti con un piacere enorme, uomo di capacità musicale fuori dal normale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA