“Non amarmi”, thriller doc interamente girato nelle Marche. L'anteprima nazionale il 9 e 10 novembre al Multiplex di Jesi

Un fotogramma del film "Non amarmi" interamente girato nelle Marche
Un fotogramma del film "Non amarmi" interamente girato nelle Marche
di Gianluca Fenucci
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Martedì 26 Ottobre 2021, 07:35

ANCONA - Sarà proiettato in anteprima nazionale il 9 e 10 novembre al cinema “Multiplex Giometti” di Jesi, “Non amarmi”, il film del regista jesino Marco Cercaci, girato nelle Marche, a Falconara, Jesi, Filottrano, Ancona. L’evento è stato presentato ieri nel corso di una conferenza al palazzo delle Marche di Ancona alla presenza del presidente del consiglio regionale Dino Latini, dei sindaci di Falconara e Filottrano, Stefania Signorini e Lauretta Giulioni, dell’assessore falconarese Clemente Rossi e di Massimiliano Giometti, distributore indipendente titolare di 12 multiplex nelle Marche, in Emilia Romagna e Toscana.

 
La promozione
Latini ha sottolineato la produzione tutta marchigiana del film che promuove il territorio della provincia di Ancona in particolare. «Realizzare un film è difficile – ha detto Marco Cercaci – ma poi diventa indispensabile trovare un distributore ed è importante la sinergia tra chi produce opere d’arte, istituzioni ed aziende come Giometti. Il mio film tratta argomenti diversi, è un thriller ambientato negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando un figlio cerca di dare un significato ad una vecchia foto del padre Aurelio che è un impiegato del comune di Falconara e si macchia di reati gravissimi, mettendo in luce la fragilità dell’animo umano. È un film anche attuale perché tratta argomenti come il femminicidio e la violenza. “Non amarmi” si muove su due binari paralleli: da un lato la storia del figlio di Aurelio, che ha perso il padre a 6 anni e cerca di scoprire qualcosa di più su di lui e dall’altro la torbida storia di un uomo manipolatore ed ossessivo.

Le due storie però non si incontrano mai e il film porta a riflettere sulla relatività di ciò che si considera reale rispetto a ciò che davvero lo è».


Il film è un piccolo gioiello, dove sono ben curati i costumi e la fotografia. La scena del bombardamento di Ancona del 1943 è spettacolare ed è stata realizzata da Leonardo Paolini, visual artist della Marvel, che ha ricreato, grazie a droni, l’attacco alleato al capoluogo marchigiano. Alla conferenza di ieri ha partecipato anche Giorgio Moreschi, che ha finanziato il film, con l’obiettivo anche di rilanciare e promuovere il museo ferroviario in allestimento a Falconara. Diverse scene suggestive sono state girate a Rocca Priora, alla Squadra Rialzo che ospita una ricca collezione di carrozze e locomotive storiche, sulla spiaggia falconarese, a Palazzo Colocci a Jesi e a Palazzo Corallini di Filottrano.

«Ritornare al cinema dopo il lungo periodo di chiusura – ha chiosato Massimiliano Giometti - e farlo per andare a vedere un film tutto marchigiano, come quello del regista jesino Marco Cercaci, una storia di passione e mistero vissuta alla fine della seconda guerra mondiale, è un bel punto di partenza». Cercaci ha anche anticipato l’idea di realizzare un nuovo film che sarà sviluppato sempre nelle Marche con l’obiettivo di proseguire nella valorizzazione dei territori.

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