“La ballata dei gusci infranti”, film girato interamente nelle Marche, vince il premio silver nella categoria Best Drama al festival di Tokyo

Una scena del film "La ballata dei gusci infranti"
Una scena del film "La ballata dei gusci infranti"
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Maggio 2022, 08:45

ANCONA - Il film “La ballata dei gusci infranti”, uscito nelle sale italiane poco più di un mese fa, ha vinto il premio silver nella categoria “Best Drama” ai Tokyo Film Awards. Grande la felicità di Jonathan Arpetti sui social: «Vorrei condividere con voi una grande soddisfazione, il film che ho scritto insieme a David Miliozzi e alla regista Federica Biondi (prodotto da Simone Riccioni), ha vinto il premio come Best Drama al festival di Tokyo». La pellicola è stata girata interamente nelle Marche e narra quattro storie nelle zone del sisma. Nel film si riconoscono diverse località del cratere: da Macerata a San Ginesio, da Apiro a Elcito, da Canfaito a Fiastra. da Arquata del Tronto e Pioraco. Nel film si narra non tanto la storia del terremoto quanto quella delle persone del sisma. La storia di marchigiani che stavano vivendo le proprie vite, cambiate di colpo dopo le scosse del 2016. 

 
Le storie
Così nelle immagini che scorrono sullo schermo prendono vita quattro storie, racconti intrecciati tra loro con il filo conduttore dato dal terremoto. C’è una donna che viene lasciata dal marito e si deve occupare da sola della fattoria. C’è una giovane coppia che aspetta il primo figlio. C’è un nuovo sacerdote che arriva in paese direttamente dall’Africa. Due attori, marito e moglie, preparano uno spettacolo sul paradiso dantesco. Ciascuna storia è anche il modo diverso di reagire.
L’appartenenza 
È forte il senso di appartenenza che viene narrato da questo film, ma anche grande il messaggio di speranza che lancia.

Certo c’è stato il dramma, ma nonostante questo si può tornare a vivere. È questo quello che promette questo film che fa commuovere fin dalla prima scena. E la volontà è proprio quella di far riflettere, parlando al cuore delle persone, grazie alla grande forza di volontà dei protagonisti che si impegnano e fanno del tutto per provare a rialzarsi. Un film che focalizza l’attenzione sul centro Italia e fa emergere la bellezza delle Marche anche nelle sceneggiature curate, oltre che dalla stessa Federica Biondi, anche da Jonathan Arpetti e David Miliozzi. Un film che merita di essere visto per le scene mozzafiato, per i paesaggi, per le musiche emozionanti, per le storie che, seppur romanzate, raccontano la vita di persone vere. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA