Elisa sabato a Fermo con il suo live tour “Back to the future”: «Le Marche? Un crossover di meraviglie»

Elisa fa tappa a Fermo con il suo live tour “Back to the future”: «La mia musica per il pianeta»
Elisa fa tappa a Fermo con il suo live tour “Back to the future”: «La mia musica per il pianeta»
di Chiara Morini
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Mercoledì 17 Agosto 2022, 02:10

FERMO - La straordinaria voce di Elisa sarà protagonista sabato 20 agosto, alle ore 21,30, sul palco di piazza del Popolo a Fermo. Il concerto, voluto da Comune, Eclissi Eventi ed Elite Agency, è la tappa del “Back to the future” live tour, inizialmente prevista lo scorso 15 luglio e poi riprogrammata per la data di agosto.

 
Elisa, il suo tour è come un giro d’Italia in musica: come sta andando?
«Sono molto contenta, sta andando tutto benissimo. La risposta del pubblico è straordinaria, si sente la voglia di tornare alla normalità». 
All’album e poi al tour ha dato il titolo “Back to the future”: perché un ritorno al futuro?
«Il titolo nasce dall’idea del tour, ancora prima dell’album. Volevo riportare al centro alcuni temi, dall’individuo come persona alla rieducazione ambientale. Considero i concerti dei veicoli importanti per farlo. Per questo ho chiamato l’album “Ritorno al futuro”».
Cosa porterà sul palco? 
«Ci saranno la mia band, le mie straordinarie coriste, amiche, che chiamo i miei “angeli”. Ci sarà la mia musica, alternando quella più amata a quella appena nata».
Può anticipare qualche titolo?
«Forse il vero inno di questo tour è “I feel it in the earth”. Il testo è strettamente legato al messaggio principale che voglio veicolare: “Sentire la nostra terra”. Non mancheranno i classici in inglese Rainbow, Heaven out of hell, Together, No Hero e ci saranno anche i miei successi in italiano, come Eppure sentire (un senso di te), Gli ostacoli del cuore, Anche fragile e O forse sei tu».
A Fermo sarà nel cuore della storia della città: la conosce già? 
«Non vedo l’ora di essere nella bellissima piazza del Popolo. Fermo è una perfetta location per questo tour, con la sua meravigliosa unione di mare e colline».
Perchè fare un tour nei luoghi storici o in mezzo alla natura?
«Volevo arrivare in tutte le regioni d’Italia, anche nelle province meno frequentate dai concerti. È importante esserci affinché questo messaggio raggiunga più persone possibile. La bellezza di certi luoghi accresce la magia». 
Lei conosce la band marchigiana La Rua, cosa pensa di loro?
«Mi piacciono molto. Ho avuto modo di conoscerli ad Amici, e da allora li ho visti crescere, attraversare difficoltà normali in questo ambiente e superarli con grande grinta. In uno dei loro nuovi brani “Sotto un treno” ho collaborato anche io». 
Come declina la sostenibilità? 
«Ho cercato di rendere il tour meno impattante e più eco-solidale. Con Music innovation hub e il politecnico di Milano abbiamo studiato un protocollo apposito. Io mi pongo l’obiettivo di attuare cambiamenti radicali senza togliere magia a musica e ai concerti. Utilizziamo un solo tir per il palco e la scenografia, non più 6 o 7. Sono vere e proprie esperienze in località che fanno riscoprire l’amore per la natura e la condivisione di spazi incontaminati. E anche piantare alberi».
La musica ha quindi anche il potere di sensibilizzare sull’ambiente?

«Assolutamente sì. In tutti i miei concerti cerco il momento in cui parlare di quanto è importante rispettare il pianeta. C’è una raccolta fondi per mettere alberi a dimora in tutta Italia: è il progetto europeo Life Terra, con referente italiano Legambiente». 
Elisa e le Marche? 
«Un rapporto splendido.

Mi piace la sua trasversalità: un crossover di meraviglie, che vanno dal mare alla montagna».

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