Arriva “Piccole donne” della Compagnia dell'Alba di Ortona, un po' di Broadway a Fermo

Una scena del musical
Una scena del musical
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Sabato 12 Marzo 2022, 10:30

FERMO - Una storia conosciuta e amata da tutti, rappresentata nel musical della Compagnia dell’Alba di Ortona: “Piccole donne – il musical di Broadway” andrà in scena oggi, alle ore 21, e domani, domenica 13 marzo, alle ore 17, al Teatro dell’Aquila di Fermo. Lo spettacolo va in scena nell’ambito della stagione di prosa voluta da Comune e Amat (info: biglietteria 0734284295). 


La compagnia, diretta da Gabriele de Guglielmo e Fabrizio Angelini, ha acquisito i diritti direttamente da Broadway, grazie a un accordo con il Music Theatre International. «Una nostra collega – spiega Angelini – che aveva partecipato al musical “A Christmas Carol”, mi ha proposto questo titolo. Un’idea importante su un titolo altrettanto importante. Anche se in questo caso saremo di meno sul palco». Invece di 25 persone saranno in dieci, con un impianto scenico adeguato. La storia è ben conosciuta e finora il successo di questo musical non è in discussione. Gli autori americani, ripresi dalla compagnia, affermavano che «sei generazioni hanno letto questa storia… Quella attuale la canterà». «Prima di partire – racconta Angelini – abbiamo compiuto un’indagine tra persone di tutte le età, e ci hanno fatto i complimenti per la scelta. Prima di portarlo in scena ho riletto il libro della Alcott. La protagonista, Jo, si può considerare una femminista ante-litteram».


La storia portata in scena è quella originale, con i costumi dell’800, ma cambia l’idea scenografica. «Abbiamo realizzato – spiega – una soffitta piena di materiale accatastato. Ci sono tanti contenitori da cui Jo, man mano, tira fuori i suoi ricordi. Poi c’è un’ambientazione a parte, un gradino, in cui rappresentiamo le scene che sono fuori dalla casa».

Angelini, oltre a essere regista e coreografo dello spettacolo, ha anche il ruolo di Fritz Bhaer, il professore che alla fine della storia sposerà Jo. Ma il matrimonio non si vedrà. «Abbiamo rispettato – spiega – sia il testo che le musiche degli autori americani. Fedelmente, abbiamo pure dovuto tradurre in inglese quanto già riportato in italiano. Pur rispettando la durata originale di 2 ore e mezza, abbiamo alleggerito alcuni passaggi». Non modifiche sostanziali, ovviamente, ma piuttosto adattamenti alle richieste del pubblico italiano, e coordinate con le situazioni che si stanno vivendo.

«Nonostante il clima brutto di pandemia prima e di guerra poi – prosegue –, le persone vogliono comunque rilassarsi e hanno bisogno di un po’ di leggerezza. Ripeto, si tratta solo di battute americane adattate ai modi di dire italiani». Non è stato solo un gran lavoro di traduzione, ma per rendere il tutto ci sono stati anche grandi lavori di luci. «Nel cast – spiega Angelini – non ci sono grandi nomi, siamo una compagnia giovane, ma per le luci abbiamo preso un talento, Valerio Tiberi». 


La compagnia dell’Alba, che per questo spettacolo si avvale della co-produzione del teatro stabile d’Abruzzo, è partita nel 2010. «Parlando con Gabriele de Gugliemo – ricorda Angelini – venne fuori una mia collaborazione per “Un posto a tavola”, che lui stava portando in scena a Porto Recanati. Era una rappresentazione amatoriale, io non avevo mai fatto questo musical, serviva una sostituzione e mi è piaciuto. Da qui una collaborazione, ci siamo strutturati e abbiamo iniziato, proprio con “Un posto a tavola”, a lavorare con l’acquisizione professionale di diritti». Con quello spettacolo hanno iniziato e man mano si sono fatti conoscere fino a “Piccole Donne”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA