Fausto Leali, il mito della musica italiana
ospite del Blubar Festival 2015

Fausto Leali, il mito della musica italiana ospite del Blubar Festival 2015
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Giovedì 6 Agosto 2015, 20:06 - Ultimo aggiornamento: 21:30
FRANCAVILLA AL MARE – Per la terza serata del Blubar Festival 2015, venerdì 7 agosto a Francavilla al Mare, sarà di scena Fausto Leali. Un mito della musica italiana grazie a successi intramontabili come “A chi”, “Io amo” e “Ti lascerò”, che nel 1989 gli valse la vittoria al Festival di Sanremo in coppia con Anna Oxa. Il cantante bresciano è da sempre contraddistinto da una vocalità soul molto caratteristica, che gli ha fruttato l'appellativo di “nero bianco”.



La sua presenza al Blubar è dovuta anche al fatto che 50 anni fa Leali fu uno dei pochi artisti italiani a salire sullo stesso palco dei Beatles in occasione dei concerti che i Fab Four tennero nel nostro Paese. Prima di Fausto Leali suoneranno i “Beat Generation”, tributo alla musica beat.



Il concerto si terrà in piazza Sirena e inizierà alle ore 21,30. Presenteranno Paola e Francesca Toro. L’ingresso alla serata è gratuito; verrà richiesto il pagamento di un biglietto solo per i posti a sedere. Questi i prezzi: 10 euro primo settore, 5 euro secondo settore. Prevendite da Eutech – ex Apollo 12 (Francavilla al Mare - viale Nettuno 45) o su www.blubar.org. Il Blubar Festival è organizzato dall’associazione musicale Blubar.



Contemporaneamente alla manifestazione, nella Sala Ovale della Sirena è possibile ammirare la mostra fotografica “Click’n’Rock”, curata da Marco Garzia, che presenta una selezione di scatti tutti effettuati su pellicola agli inizi degli anni ’60, cioè un attimo prima che anche il rock’n’roll invadesse il nostro Paese e gli urlatori prendessero il dominio del Festival di Sanremo. I fotografi scattavano con le leggendarie Rolleiflex biottica che, avendo un negativo formato 6 x 6, inquadravano nel fotogramma, oltre il soggetto, dettagli della città, dei curiosi, della vita che circondava il vip del momento, come i tanti bambini in calzoncini così corti che oggi fanno sorridere. E’ questo il grande fascino nel vedere Shirley Bassey (James Bond, Goldfinger) posare per il fotografo in un periodo storico nel quale 007 imperava al cinema e dall’altra parte ancora si lavavano i panni a mano con le lavandaie all’opera lungo il corso dei navigli o che Milano fosse una città piena di canali navigabili sui quali viaggiavano le merci.



Guardare Adriano Celentano nel 1961 felice per il successo, che abbraccia con il sorriso la mamma in una casa modesta, quella in cui era nato, o Louis Armstrong che tira una palla di neve ai suoi musicisti, appena arrivato in pullman a Gstaad per un serata di jazz. Il grande trombettista Chet Baker con un sorriso disarmante e pieno di timore in tribunale per il processo di appello alla sua condanna per droga che fa il paio con gli altrettanti sguardi smarriti dei Carabinieri e della gente sconosciuta che lo vede passare condotto ai ferri in tribunale.
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