Fano Jazz confermato a fine luglio: l'attività riprende nel segno del green

Il direttore artistico Adriano Pedini sul palco di Fano Jazz By The Sea
Il direttore artistico Adriano Pedini sul palco di Fano Jazz By The Sea
di Elisabetta Marsigli
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Sabato 30 Maggio 2020, 04:20
FANO - Anche il jazz esce dal lockdown e conferma l’appuntamento fanese dal 24 al 31 luglio per la XXVIII edizione di Fano Jazz By The Sea. In attesa di conoscere il cartellone del festival, Fano Jazz Network, che in questi mesi non è venuto meno alla propria indole ideativa e progettuale, riprende l’attività con il convegno nazionale Jazz Takes The Green dedicato alla sostenibilità ambientale dei festival e delle rassegne jazz, in diretta streaming mercoledì 3 e giovedì 4 giugno.

Un appuntamento organizzato da Fano Jazz Network e I-Jazz, associazione che riunisce oltre 60 festival jazz italiani, in collaborazione con Comune di Fano, Life Project programme Green Fest e Fondazione Ecosistemi, con il contributo di Mibact e il patrocinio della Regione e di Fondazione Marche Cultura. Uno degli elementi cardine del processo di candidatura di Fano capitale italiana della cultura 2022.

«L’esperienza maturata dal festival Fano Jazz By The Sea, che da anni ha sposato con entusiasmo la causa green, applicandola con determinazione, e da altre manifestazioni aderenti a I-Jazz, è il punto di partenza per estendere un dialogo fra gli operatori del settore con lo scopo di ampliare la pratica dell’ecosostenibilità» afferma Adriano Pedini, direttore artistico di Fano Jazz By The Sea. Il convegno si svolgerà on line su Zoom dell’associazione I-Jazz e  sarà articolato in due sessioni mercoledì 3 e giovedì 4 giugno (dalle ore 10), nel corso delle quali verrà affrontato, grazie  alla partecipazione di esperti, un tema di grande attualità che, alla luce anche della situazione creata dalla pandemia, presenta caratteri di massima urgenza. Un tema che investe anche il settore della produzione culturale, specie musicale.

 Fare musica oggi non può infatti più prescindere dall’assumersi la responsabilità sociale di diffondere i valori universali e il rispetto dei diritti umani, come la tolleranza, la sostenibilità e appunto il rispetto per l’ambiente, come sostiene l’Unesco che ha riconosciuto il jazz quale patrimonio dell’umanità. Il jazz, più di altri generi musicali, per il suo valore simbolico può dunque essere luogo privilegiato di sperimentazione di pratiche di sostenibilità. Durante la mattinata di mercoledì 3 giugno, dopo la presentazione di Adriano Pedini, i saluti di Corrado Beldì, presidente di I-Jazz, e di Ivan Antognozzi, consulente del Comune di Fano, si affronteranno tematiche generali con attenzione all’attuale emergenza pandemica. 

Coordinati da Silvano Falocco, direttore della Fondazione Ecosistemi, sono previsti diversi interventi rivolti verso un obiettivo generale, secondo i promotori del convegno Jazz Takes The Green, che è quello di favorire la riconversione dei festival e rassegne jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi green, sensibilizzando gli operatori del jazz sulle ragioni, opportunità e convenienze di adottare i Criteri Ambientali Minimi, finalizzandoli alle buone pratiche applicate a livello europeo.
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