Il gran ritorno di Fano Jazz By The Sea nel segno dei Caraibi abbinato al nuovo progetto Terre Sonore

Il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba che aprirà il festival in coppia con la cantante connazionale Aymée Nuviola
Il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba che aprirà il festival in coppia con la cantante connazionale Aymée Nuviola
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 30 Maggio 2021, 09:26

FANO - “Città e Resilienza” sono anche quest’anno le parole chiave di Fano Jazz By The Sea, in programma dal 23 al 31 luglio, cui seguirà il nuovo progetto Terre Sonore che partirà il primo agosto dalla Golena del Furlo di Acqualagna.


«Città come centro della vita civile, Resilienza come capacità di far fronte in maniera positiva e propositiva ad eventi drammatici - spiega il direttore artistico Adriano Pedini -. Quest’anno verrà ripristinato uno dei nostri segni identitari, il Green Jazz Village, e verrà ampliata la sezione Live in the City, realizzata con la collaborazione dell’assessorato al Turismo ed Eventi di Fano. Tornerà anche uno dei gioielli dell’attività didattica, il Campus Musicale. Inoltre, la nuova rassegna Terre Sonore vedrà, nel mese di agosto, coinvolti 12 comuni della provincia, partendo simbolicamente dalla Golena del Furlo di Acqualagna per terminare il 29 agosto nel Castello di Gradara».


Con uno sguardo attento alle nuove tendenze del jazz, si preannunciano 9 intense giornate di grande musica, con aperture verso i mondi sonori caraibici e senza trascurare il jazz più classico. Sul Main Stage della Rocca Malatestiana sfileranno nomi assai noti presso il pubblico più vasto, come il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba, che aprirà il festival in coppia con la cantante connazionale Aymée Nuviola, rivisitando classici di una delle isole più musicali al mondo.

Le sere successive si potranno ascoltare il trio del pianista di origine armena Tigran Hamasyan, artefice di una moderna “fusion” d’autore, il gruppo del trombettista norvegese Nils Petter Molvaer, pioniere dell’incontro tra jazz ed elettronica, il pianista Giovanni Guidi, con un nuovissimo progetto dedicato a Gato Barbieri e forte del sassofonista statunitense James Brandon Lewis, i Rymden, ovvero il tastierista svedese Bugge Wesseltoft con il bassista Dan Berglund e il batterista Magnus Öström, già componenti del famosissimo E.S.T.

Il trio del pianista Antonio Faraò percorrerà invece la strada maestra del jazz, mentre i Sons of Kemet del sassofonista Shabaka Hutchings valicheranno i confini del jazz con una musica pulsante che abbraccia tematiche di stretta attualità come la lotta contro il razzismo. Gli inglesi GoGo Penguin, che recupereranno così i concerti mancati degli anni scorsi, e la violinista cubana Yilian Cañizares saranno i protagonisti delle ultime due serate alla Rocca Malatestiana.


  Nel massimo rispetto delle norme anti-covid, in questa edizione si rafforzerà anche il connubio tra centro e periferia della città, come sottolinea il sindaco di Fano Massimo Seri, con un’offerta, come sempre, all’insegna della qualità e della ricercatezza. «Fano Jazz si contraddistingue, inoltre, per una notevole sensibilità all’ambiente, alla sostenibilitàì». Biglietti e abbonamenti disponibili online (www.liveticket.it) a partire dal 2 giugno e presso il Botteghino del Teatro della Fortuna dal 9 giugno.

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