Il trombettista Fabrizio Bosso al teatro Lauro Rossi: «Per me sarebbe triste non passare a Macerata almeno un volta l'anno»

Il trombettista Fabrizio Bosso
Il trombettista Fabrizio Bosso
di Massimiliano Viti
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Sabato 20 Novembre 2021, 09:05

MACERATA - «Sarebbe triste non passare a Macerata almeno una volta l’anno». Così Fabrizio Bosso presenta il suo concerto in calendario domani, domenica, alle ore 21.15 al teatro Lauro Rossi nell’ambito della rassegna Macerata Jazz, promossa dal Comune di Macerata con la direzione artistica di Musicamdo Jazz. Bosso è un habitué di Macerata (era un ragazzo quando ha registrato i dischi con l’etichetta Philology di Paolo Piangerelli) e in questa occasione proporrà We Four, progetto che vede coinvolti al suo fianco Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Jacopo Ferrazza al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria.

 
Il progetto
«Un progetto nato dopo il primo lockdown dove abbiamo espresso la nostra voglia di suonare» afferma il trombettista nato a Torino, che poi prosegue: «Una voglia di musica che riscontriamo tuttora anche nel pubblico, vista la numerosa presenza ai nostri concerti. Noi musicisti non ci dobbiamo lasciar influenzare né tantomeno deprimere dai momenti negativi altrimenti diventa difficile salire sul palco». Bosso ha avuto l’idea di registrare un concerto in streaming e in 5 ore e mezza: così è nato We Four, lavoro uscito nel novembre del 2020 che contiene One Humanity, brano dedicato alle vittime del razzismo negli Stati Uniti.
Le vittime del razzismo
«Purtroppo poco è cambiato da quando abbiamo registrato il disco.

A noi del jazz questo fenomeno ci tocca ancora più da vicino perché i musicisti afroamericani rappresentano un punto di riferimento». Bosso afferma che il quartetto è la formazione dove, attualmente, sente di esprimersi al meglio. Ha in cantiere i tour negli Usa e in Asia (Cina e Giappone) rimandati per Covid: «Germania e Danimarca saranno i prossimi impegni all’estero. Finalmente si torna a viaggiare». E quando viaggia, Bosso non ascolta jazz ma una musica che gli permette di staccarsi un po’ dal suo mondo e dal suo lavoro. A proposito di tour, Macerata resta una tappa fissa per la stella del panorama jazzistico italiano. «Mi sento molto legato alle Marche e a Macerata in particolare, per via dello storico rapporto con Piangerelli» commenta Fabrizio Bosso. «Torno sempre molto volentieri nelle Marche dove, ho notato, c’è una qualità della vita molto alta e dove ricevo sempre buone vibrazioni». Prima del concerto, Macerata Jazz propone l’aperitivo musicale de Il Gusto del Jazz dalle ore 19 al Pozzo con l’esibizione del quintetto di Stefano Conforti, special guest il contrabbassista canadese Ron Seguin. Dopo il concerto del teatro, verso le 23,30, sempre al Pozzo è prevista una jam session. A raccontare e ad affiancare la rassegna continua l’impegno degli studenti universitari col laboratorio ImproveisAction.

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