FABRIANO - Lo scrittore, giornalista e autore teatrale fabrianese Lorenzo Allegrini approda alla trentatreesima edizione del Salone del libro di Torino. Nel settecentesimo anniversario dantesco e dopo un anno e mezzo senza precedenti nella storia contemporanea, il Salone torna ad accogliere grandi nomi della scena culturale mondiale per ripartire ragionando cercando di “indagare” la nuova vita che attende la popolazione mondiale.
Proprio per celebrare la ricorrenza, Allegrini terrà domani, giovedì 14 ottobre, una lezione sulla metrica della “Divina Commedia”. Alle 10,45 l’evento (inserito dal salone tra gli highlights delle celebrazioni dantesche previste) per raccontare l’endecasillabo come verso tipico dell’italiano. «In questa lezione, dopo un passaggio introduttivo dedicato alla poesia – spiega Allegrini svelando parte dei contenuti della lezione intitolata “Il ritmo di Dante” – cercherò di spiegare perché la poesia è così importante anche oggi. Possiamo dire che ci sono due comandamenti: il primo è quello della centralità della parola ed il secondo è la necessaria ricerca del suono della parola. Una poesia bella può esserlo sulla carta stampata ed anche quando viene declamata. In questo ambito parlerò anche di “Apocalisse Pop”, il mio libro precedente che riprendeva le strutture del ritmo poetico di Dante».
Venerdì, alle ore 10,30 all’interno dello stand della regione Marche, lo scrittore fabrianese presenterà “La leggenda del Capo di Buona Speranza”, sua ultima fatica letteraria pubblicata da Edizioni Il Viandante ad inizio giugno 2021. Un viaggio lungo un poema, una coinvolgente ed emozionante avventura ambientata nel passato senza tempo di un mito che attinge da leggende africane ed europee. Ispirazione per questa nuova avventura letteraria di Allegrini un viaggio in Sud Africa, colpito dalla bellezza della Table Mountain (la montagna piatta che domina Cape Town). La nuova pubblicazione utilizza il ritmo incalzante della tradizione poetica, con l’ottava rima (metro usato nei cantari trecenteschi e nei poemetti del Boccaccio) adattandolo alla contemporaneità.
A condurre il dialogo sarà l’editore Arturo Bernava, che interagirà con lo scrittore, poeta ed autore teatrale fabrianese.
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