I magnifici sette del Gentile, consegnanti i riconoscimenti a Bompiani, Severgnini, Cipolletta, Bianchini, Carrozza e ai marchigiani Satolli e Coccia

I premiati nell’edizione 25 del “Gentile” di Fabriano, manca solo la presidente del Cnr
I premiati nell’edizione 25 del “Gentile” di Fabriano, manca solo la presidente del Cnr
di Saverio Spadavecchia
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Domenica 10 Ottobre 2021, 12:08

FABRIANO - Una giornata per celebrare i primi 25 anni del Premio Gentile e per ricordare il senatore e fondatore del premio Carlo Bo a 20 anni dalla scomparsa. Nella mattinata di ieri Fabriano ha celebrato i premiati dell’edizione delle nozze di argento del premio organizzato dall’associazione Gentile Premio (presidente Galliano Crinella) con la giuria presieduta da Giorgio Calcagnini, rettore dell’Università di Urbino.
Tra gli interventi più attesi quello del premio “Carlo Bo per il giornalismo e la comunicazione” Emanuele Satolli, che ha raccontato la propria esperienza di fotogiornalista nei campi di battaglia del Medio oriente e dell’Afghanistan. 41enne nato e cresciuto a Fabriano, è stato testimone e ha raccontato con le sue fotografie la liberazione di Mosul dalla presenza dell’Isis, la caduta dello Stato islamico nella roccaforte siriana di Raqqa e il ritorno al potere dei talebani in Afghanistan. Nella stessa sezione, ma per la letteratura e la critica letteraria, premiata Ginevra Bompiani, figlia di Valentino Bompiani, per la cui casa editrice ideò la collana di letteratura fantastica “Pesanervi”. Nella sezione “Vite di italiani” premiato Beppe Severgnini, giornalista, saggista, opinionista e conduttore televisivo. «Nella mia vita ho imparato che da una certa età in poi bisogna “dare”, e come Carlo Bo ci ha fatto capire – ha spiegato - bisogna restituire qualcosa, aiutare. Il mondo non finisce con noi stessi, e noi ci dobbiamo rendere conto che dobbiamo restituire qualcosa ai giovani, ma non con le chiacchiere, con i fatti». 
Nella sezione “Officina marchigiana” premiato Eugenio Coccia, astrofisico nativo di San Benedetto, fondatore e, dal 2016, rettore del Gran Sasso Science Institute. Nella sezione “Economia, lavoro e innovazione”, Innocenzo Cipolletta, economista e manager d’impresa, che ha parlato di come affrontare le prossime crisi globali. «Nelle crisi di qualsiasi tipo – ha osservato – bisognerebbe avere un approccio più logico e coraggioso. Io devo essere più forte e resistente, un po’ come quando si affrontano terremoti, che ci hanno fatto capire che attraverso la prevenzione possiamo resistere alle scosse».
Per il “Premio speciale” la giuria ha scelto di onorare la carriera e la figura di Valerio Bianchini, allenatore di pallacanestro e primo nella storia della palla a spicchi tricolore a vincere tre scudetti con tre club diversi (Cantù, Roma e Pesaro).

Assente per impegni legati al suo ruolo di presidente del Cnr Maria Chiara Carrozza. Per la studiosa di neuro-robotica e di bio-robotica, ed ex ministro della Repubblica, il premio nella sezione “Scienza, salute e ambiente”. Nei giorni scorsi anche l’apprezzamento per la manifestazione del Capo di Stato Sergio Mattarella, che ha voluto dare la sua adesione all’evento con la medaglia della Presidenza della Repubblica.

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