Ermal Meta, Fabrizio Moro e il plagio
Cosa rischiano secondo il regolamento

Ermal Meta, Fabrizio Moro e il plagio. Cosa rischiano secondo il regolamento di Sanremo
Ermal Meta, Fabrizio Moro e il plagio. Cosa rischiano secondo il regolamento di Sanremo
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Mercoledì 7 Febbraio 2018, 12:04 - Ultimo aggiornamento: 13:12
Il caso ha tenuto banco sin dalla chiusura della prima serata del Festival di Sanremo 2018: Ermal Meta e Fabrizio Moro  dopo le accuse di plagio per il brano 'Non mi avete fatto niente', ma tutto dipenderà dall'interpretazione del regolamento. Ecco tutti i possibili scenari.



 



Il brano dei due cantanti è scritto insieme ad Andrea Febo, già autore di 'Silenzio', scritta per le selezioni Sanremo giovani nel 2016 e cantato da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali. La somiglianza di musica e parole tra i due brani è palese, ed è per questo che verrebbe a cadere l'elemento della novità, essenziale perché una canzone rimanga in gara. Il regolamento, alla lettera, prevede questo: «Va considerata nuova la canzone che, nell’insieme della sua composizione o nella sola parte musicale o nel solo testo letterario, non sia già stata pubblicata e/o fruita, anche se a scopo gratuito, da un pubblico presente o lontano». Già solo per questo, dal momento che Ambra Calvani e Gabriele De Pascali si sono già esibiti in pubblico con 'Silenzio', potrebbero scattare i presupposti per la squalifica. Non si tratta, però, dell'unico caso.
 



Tra gli altri elementi che sembrano confortare l'ipotesi di plagio, secondo il regolamento, c'è anche il caso in cui «il brano già edito abbia generato introiti derivanti da eventuale sfruttamento, diffusione e distribuzione totale o parziale di natura commerciale». Anche qui, sussisterebbero gli elementi per le accuse nei confronti di Ermal Meta e Fabrizio Moro: il brano 'Silenzio' è regolarmente registrato alla Siae ed è già stato portato alla conoscenza del pubblico da parte della coppia Calvani-De Pascali. In questo caso, l'unico 'cavillo' potrebbe riguardare la mancata distribuzione del brano scritto nel 2015 da Febo, un'ipotesi sostenuta da molti.
 



C'è da restare in attesa per vedere come gli autori e i giudici interpreteranno il regolamento. Per Meta e Moro c'è infatti una piccola speranza di salvezza. Tra gli elementi che portano a considerare come 'nuova' una canzone del Festival, recita sempre il regolamento, «occorre considerare l'eventualità di utilizzo di stralci campionati di canzoni già edite, sempre che questi – nel totale – non superino un terzo della canzone nuova stessa». Solo un eventuale cronometraggio e un confronto tra i due brani potrebbe a questo punto impedire ai due cantanti di essere squalificati.
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