FERMO Madame Drusilla si svela ancora un po’ tornando a narrarsi con “Eleganzissima estate” in un dittico iniziale di appuntamenti - oggi a Fermo, domani a Pesaro - che è cresciuto con un terzo incontro a Macerata, alla fine di agosto. Perché di incontro si tratta, secondo la diretta interessata, la quale afferma che «il teatro non è fatto solo da chi sta sul palco e da chi lo fa ma anche da chi ci va». Drusilla Foer, nome d’arte di Gianluca Gori, parla dello spettacolo come di «una esplosione energetica di musica, racconti, temi». Un recital in divenire fra gli aneddoti tratti dalla vita straordinaria di questo personaggio, vissuto fra l’Italia, Cuba, l’America e l’Europa, che dopo essere stata un cult sulla rete, in un libro e nei teatri, è diventata un’icona con il passaggio a Sanremo e poi nella rubrica televisiva “Almanacco del giorno dopo”.
I temi a fuoco
Rispetto al tour invernale, spoilera Drusilla, «Eleganzissima si differenzia perché abbiamo più messo a fuoco gli eventi di cui parlare ed è ora un po’ più fresca, forse meno autoreferenziale».
Una vita da Drusilla
È faticosa la vita di Drusilla? si domanda in conclusione l’interessata che si risponde: «No, perché in realtà sono una persona che conosce i propri limiti oltre il quale perderebbe la propria natura e le proprie caratteristiche. È un dovere che devo a me stessa al pubblico al mio lavoro alle persone con cui lavoro. So difendermi dalle pressioni e dalla sovraesposizione e cerco di mantenere uno standard di vita privata, pubblica, culturale, di studio che mi permetta di essere sereno, mi permetta di essere quello che sono».