Concerto live di Dardust nell’area archeologica “La Cuma”

Dario Faini, in arte Dardust
Dario Faini, in arte Dardust
di Filippo Ferretti
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Domenica 24 Maggio 2020, 07:25
MONTE RINALDO - In attesa che la musica dal vivo si riprenda i suoi tempi e i suoi spazi canonici, ecco che uno dei personaggi italiani delle “sette note” più conosciuti all’estero sarà il protagonista del primo evento musicale dopo l’emergenza Covid 19. Accadrà nella sua regione e, in particolare, da una sede magica, di grandissima bellezza storica e artistica. Parliamo di Dardust, al secolo Dario Faini e del concerto che verrà ammirato in diretta tutto il mondo attraverso il web. Martedì 2 giugno, alle ore 21 e 30, presso l’area archeologica “La Cuma” di Monte Rinaldo, il musicista, produttore e compositore ascolano sarà al timone di un appuntamento in streaming che segna il ritorno dopo mesi alle performance da parte di un big nazionale. Dardust, in questa sua rentreè è entusiasta di veder accompagnare le atmosfere che compongono le sue composizioni con un’ ambientazione eccezionale,un luogo perfetto per il progetto “Lost in space”, eseguito solo con l’ausilio del pianoforte. 

Un viaggio nel tempo
Un’escursione che diventerà anche uno straordinario viaggio nel tempo, mediante la complicità della scenografia naturale fornita dall’area antica, uno dei siti archeologici più importanti del nostro Paese. L’incontro tra Dario Faini e le colonne e i capitelli de “La Cuma” di Monte Rinaldo è stato reso possibile grazie alla volontà del sindaco Gianmario Borroni e del placet da parte della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti, in grado di cogliere l’unione tra le testimonianze del passato della location e la rinascita rappresentata dall’affascinante “live”. 

Il live in streaming
Il concerto, che sarà fruibile gratuitamente in streaming sulle pagine Facebook della Soprintendenza e del Comune di Monte Rinaldo, oltre ai canali social ufficiali dello stesso Dardust, proporrà i climi della sua produzione più immaginifica e poetica, in un concerto-racconto in grado di narrare le atmosfere della sua imponente creatività. Una grandezza testimoniata da numerosi grandi successi nel pop, che lo ha portato a conquistare oltre 40 dischi di platino e da concerti internazionali sempre sold out, capaci di proporre al pubblico il magnetismo di note strumentali a cavallo tra il mondo pianistico minimalista e l’attuale immaginario elettronico di matrice Nord Europea. «Sono felice perché così riuscirò a tornare a casa ma perché potrò dar vita ad un evento che mi permetterà di essere un piccolo ambasciatore di bellezza da una location straordinaria, che saprà ospitare al meglio il mio viaggio musicale lungo il sistema solare» spiega Dardust a proposito di “Lost in Space” e dell’appuntamento del prossimo 2 giugno, dove potrà contaminare il classico dell’area archeologica con il suo operato, che dopo il lockdown è diventato sempre più oggetto di ricerca, emotiva e artistica. 
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