Dal 29 novembre alle Muse in esclusiva
regionale un capolavoro da non perdere

Dal 29 novembre alle Muse in esclusiva regionale un capolavoro da non perdere
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Mercoledì 28 Novembre 2018, 22:22
ANCONA -  Dal 29 novembre al 2 dicembre al Teatro delle Muse, in esclusiva regionale, va in scena un capolavoro assoluto di Henrik Ibsen, John Gabriel Borkman, con protagonista Gabriele Lavia diretto da Marco Sciaccaluga, produzione Teatro Stabile di Genova. La trama, come nella migliore tradizione del drammaturgo norvegese, è un congegno perfetto dove ogni personaggio ha un ruolo esattamente confacente al proprio carattere e ogni situazione riesce a metterne a nudo le debolezze, i sogni, le aspettative, toccando al contempo temi forti e spesso scabrosi.
In scena con la regia di Marco Sciaccaluga vedremo: Gabriele Lavia, Laura Marinoni, Federica Di Martino, Roberto Alinghieri, Giorgia Salari, Francesco Sferrazza Papa, Roxana Doran; versione italiana Danilo Macrì, scene e costumi Guido Fiorato, musiche Andrea Nicolini, luci Marco D’Andrea, produzione Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro della Toscana-Teatro Nazionale.
La trama, come nella migliore tradizione del drammaturgo norvegese, è un congegno perfetto dove ogni personaggio ha un ruolo esattamente confacente al proprio carattere e ogni situazione riesce a metterne a nudo le debolezze.

John Gabriel Borkman porta la firma del grande drammaturgo norvegese Henrik Ibsen considerato il padre della drammaturgia moderna per aver portato nel teatro la dimensione più intima della borghesia ottocentesca.Il testo, scritto nel 1896 ma di assoluta contemporaneità, è un congegno perfetto dove ogni situazione riesce a mettere a nudo le debolezze, i sogni e le aspettative dei personaggi, toccando temi forti e spesso scabrosi.
Protagonista è John Gabriel Borkman, self made man, cinico e spregiudicato banchiere che, per la sua avidità di denaro, è stato condannato a otto anni di carcere. Tornato libero, continua a vivere rinchiuso in casa, in attesa di un’occasione di riscatto, nell’intricato e gelido groviglio familiare, stretto nel triangolo sentimentale fra moglie e amante. Oltre alla sua integrità morale, Borkman ha smarrito la capacità di dare e ricevere amore. Anche laddove pulsano resti di una passione, è il ghiaccio interiore a pervadere l’intera pièce, tanto che il pittore Edvard Munch la definì “il più potente paesaggio invernale dell’arte scandinava”
John Gabriel Borkman è un’opera complessa, austera, di raffinata bellezza per i ritratti umani presenti e per i dialoghi che sono attualissimi e al tempo stesso eterni. Con essa si sono misurati alcuni dei più importanti registi (da Luc Bondy a Ingmar Bergman). Marco Sciaccaluga ha scelto una terna di straordinari attori: Gabriele Lavia protagonista, Laura Marinoni sua moglie Gunhild e Federica Di Martino nel ruolo di Ella, sorella gemella di Gunhild e primo amore di Borkman.
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