Riaprono i musei marchigiani, torna la grande bellezza. Da Gradara ad Ascoli la mappa per poterli visitare

Il museo archeologico delle Marche
Il museo archeologico delle Marche
di Elisabetta Marsigli e Chiara Morini
4 Minuti di Lettura
Domenica 31 Gennaio 2021, 09:05

ANCONA - Con la riapertura dei musei, le Marche ritornano a nutrirsi di Bellezza, in un percorso, da Gradara ad Ascoli, ricco di tesori inestimabili. Un bel messaggio di speranza, che parte dall’itinerario più romantico della nostra regione nella preziosa coincidenza con le celebrazioni dantesche e la festa di San Valentino.

Si inizia con il camminamento sopra le mura medievali di Gradara che sarà per la prima volta fruibile (da martedì) dopo l’accurato restauro promosso dall’amministrazione comunale che ha consentito l’inedito accesso alla terrazza sul torrione d’angolo, il punto più panoramico del castello da cui è possibile godere una vista spettacolare sul borgo e sul mare, per una ancor più suggestiva visita dei luoghi “galeotti” di Paolo e Francesca.

Le collezioni
Anche la Galleria Nazionale delle Marche torna ad incontrare il suo pubblico, come contributo fondamentale alla ripresa dopo un momento difficile: accanto alla collezione permanente, torna ad essere visitabile la mostra fotografica ‘Spiriti. Otto fotografi raccontano l’architetto Giancarlo De Carlo’, realizzata in collaborazione con l’Isia, allestita ed inaugurata pochi giorni prima dell’ultimo lockdown, che sarà prorogata per tutta l’estate, in attesa della mostra di arazzi raffaelleschi prevista per fine maggio. Aperte le principali sedi del circuito Pesaro Musei, cui si potrà accedere dal lunedì al venerdì, in orario 15.30-18.30.

Le canzonette
Da domani saranno di nuovo fruibili, in presenza, le collezioni permanenti di Palazzo Mosca – Musei Civici e il Museo Nazionale Rossini, nel viaggio di riscoperta della carriera del grande compositore, con accesso alla mostra “Noi. Non erano solo canzonette”, prorogata fino al 28 febbraio, passando per Casa Rossini. Proseguono invece in streaming gli approfondimenti che toccano più sedi, comprese le aree archeologiche (Domus di via dell’Abbondanza e museo archeologico di Colombarone) la Sinagoga e i luoghi della cultura della città. Riaprono, dal lunedì al venerdì su prenotazione, anche le quattro strutture museali di Fossombrone: la Chiesa di San Filippo, la Quadreria Cesarini, in cui uno dei nuclei più importanti è costituto dalle opere di Anselmo Bucci, il Museo Archeologico e la Pinacoteca Civica, che ha sede nel palazzo Ducale della città, la “Corte Alta”, fatto edificare da Federico da Montefeltro. Informazioni presso l’ufficio Iat (0721.723263 o 340.8245162). Scendendo poco più a sud, sulla costa, in quel di Senigallia, riaprirà la Rocca Roveresca: un bellissimo esempio di architettura militare del Rinascimento.

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Le mani
Nel capoluogo, ad Ancona, il Museo tattile statale Omero, comincerà nuovamente ad offrire l’esperienza dell’arte da vedere attraverso le mani, nato per permettere una completa accessibilità dell’arte. Sempre ad Ancona tornano i reperti esposti nel museo archeologico nazionale delle Marche. Arte pittorica, con le splendide opere di Lorenzo Lotto, protagoniste di nuovo a Jesi, nella pinacoteca Pianetti (a partire da martedì), mentre ad Arcevia torna l’archeologia: i locali attigui al Chiostro di San Francesco mostreranno ancora i reperti paleolitici, eneolitici, e molto altro. Il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto sarà aperto dal lunedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. 
A Macerata, apre palazzo Buonaccorsi, con la storia dell’arte dal ‘400 al futurismo per gli amanti del genere e per i curiosi, tornano protagoniste le carrozze al piano seminterrato. All’interno dalla galleria delle antiche botteghe dello Sferisterio, dalle 17 alle 20 si potrà visitare la mostra dei presepi storico artistici, e, solo dal mercoledì al venerdì, dalle 17 alle 20, riaprirà anche l’Ecomuseo di villa Ficana.

A Cingoli riapre il museo archeologico, a San Severino Marche da martedì la Pinacoteca di palazzo Mannuzzini, con opere che vanno dal XIV al XVII secolo. A Tolentino, caricature e non solo, all’interno del Miumor, il giovedì e il venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.30; il castello della Rancia riapre dal martedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17 e torna ad essere visitabile anche l’esposizione “Volto di una città”. A Recanati torna ad aprire Casa Leopardi, che al momento, virtuale a parte, si potrà visitare solo su prenotazione (chiamando il 339 2039459 o scrivendo a biglietteria@giacomoleopardi.it). A Fermo lunedì i musei civici non riapriranno, perché al momento, «riaprire solo durante la settimana in città che non sono meta di grande turismo, di fatto, è come non riaprire».


A Montappone torna, come sempre su prenotazione (0734 766134), il museo del Cappello e per il momento è necessario prenotare anche a Belmonte per il museo dei Piceni (uffici comunali 0734 771100). In provincia di Ascoli Piceno, si segnala la mostra malacologica permanente di Cupra Marittima (per ora aperta solo il giovedì), e si segnalano i musei sistini del Piceno. Collegati alla diocesi di San Benedetto-Ripatransone-Montalto, sono dislocati in dieci comuni. Apriranno su prenotazione (ma in questo periodo era sempre così), da effettuarsi allo 0735 581855 o al 3473804444. Riapre il museo archeologico di Ascoli Piceno; la pinacoteca civica e il Forte Malatesta, sempre ad Ascoli Piceno. Questi ultimi saranno aperti nei consueti orari, dal martedì al venerdì, giorno in cui sono previsti incontri sull’arte (da prenotare obbligatoriamente.

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