Una "Bellissima" finale per Corto Dorico
Tutti i premi del Festival: un successo

Una "Bellissima" finale per Corto Dorico Tutti i premi del Festival: un successo
di Giovanni Guidi Buffarini
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Domenica 13 Dicembre 2015, 20:00
ANCONA - Tra applausi e risate si è chiusa la dodicesima edizione di Corto Dorico Film Festival.


Tutto esaurito non è l’espressione appropriata. L’Auditorium della Mole Vanvitelliana di Ancona era strapieno. Gente sulle sedie recuperate all’ultimo momento, gente accoccolata sulle scale. Oltre cinquecento spettatori hanno assistito all’atto conclusivo del festival Corto Dorico.

Nove i cortometraggi ammessi alla finalissima del concorso. Otto selezionati dagli organizzatori di Nie Wiem, uno dagli spettatori della serata inaugurale. Molto alto il livello medio. Applausi al temine d’ogni proiezione, a volte particolarmenti calorosi.

Al momento di consegnare la scheda ci siamo ritrovato indecisi fra quattro titoli. La giuria, presieduta dal maestro Ugo Gregoretti – in gran forma a dispetto delle 86 primavere, la battuta sempre pronta, un nuovo film in preparazione, travagliata purtroppo causa produttore “amletico” – e completata dall’attrice Lidiya Liberman, dallo sceneggiatore Massimo Gaudioso e dallo youtuber (ma prossimo al debutto al cinema, “The Pills” esce il 21 gennaio) Luca Vecchi, ha assegnato il premio Stamura (5000 euro e una statuetta raffigurante l’eroina simbolo di Ancona) a “Bellissima” di Alessandro Capitani, tenero e crudele abbozzo di storia d’amore (al cesso) con ribaltamento finale. I 2000 euro del premio Nie Wiem per l’Impegno Sociale e i 500 euro del premio Cooss Marche “Piccolo Principe” se li è aggiudicati “Six” di Frank Jerky: bambino su una terrazza trova una pistola, carica.

Tommaso Pitta, in gara con due titoli, se ne torna a casa (a Londra) con il premio del Pubblico (per “How I Didn’t Become a Piano Player”: piccolo allievo negato per la tastiera vs vecchia maestra via via più esasperata) e con i premi attribuiti da Cgs Sentieri di Cinema, dalla Critica e dalla Giuria dei Giovani a “All the Pain in the World” (un uomo non tollera l’altrui indifferenza nei confronti d’un pesciolino nero assai malconcio, diciamo pure appena più vitale del pappagallo d’un leggendario sketch dei Monty Python).

Davvero una bellissima serata di cinema a coronamento d’una splendida edizione del festival, la dodicesima. La retrospettiva completa dedicata a Matteo Garrone, le tavole rotonde, “CineBimbi”, la masterclass in sceneggiatura tenuta da Gaudioso, il premio Amnesty International per i Diritti Umani, la rassegna “Cinema & Cittadinanza globale” (sostenuta dall’Unione Europea) e tutti gli altri appuntamenti in programma hanno catturato l’attenzione del pubblico: record di presenze. Nella conferenza stampa di chiusura, l’assessore alla Cultura della Regione Marche Moreno Pieroni e l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca hanno confermato l’impegno a contribuire alla ulteriore crescita della manifestazione.

Ciprì sarà direttore artistico anche il prossimo anno (e speriamo lo rimanga a lungo). Moltissime idee gli ronzano in testa, compresa la realizzazione d’un film prodotto da Corto Dorico e ispirato alle esperienze di alcuni detenuti.
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