Il pianoforte di Rossini torna a suonare nel tradizionale Concerto di Natale del Conservatorio. La diretta alle 18

Il pianoforte di Gioachino Rossini
Il pianoforte di Gioachino Rossini
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 20 Dicembre 2020, 02:35

PESARO - Il pianoforte di Rossini entrerà nelle case dei pesaresi, ma non solo, grazie al tradizionale Concerto di Natale del Conservatorio Rossini trasmesso in streaming, oggi alle ore 18, direttamente dalla “Sala degli Specchi” del Museo Nazionale dedicato al Cigno.

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Una performance musicale che, per l’occasione, sarà introdotta da letture e da un virtual tour tra le sale del Museo, inaugurato a Palazzo Montani Antaldi nell’estate 2019. Protagonisti del concerto, saranno Gioachino Rossini e lo storico pianoforte Pleyel che il genio di Pesaro donò al proprio medico personale negli ultimi anni di vita parigini, apponendovi la firma che ancora lo impreziosisce.


La storia
Lo strumento, realizzato nel 1864 e oggi di proprietà della Fondazione Rossini che ne ha curato il restauro, vedrà l’esecuzione del maestro Maurizio Paciariello, docente di pianoforte del Conservatorio Rossini, nella doppia veste di solista e di accompagnatore a fianco del mezzosoprano Mara Gaudenzi, laureanda del biennio di canto dell’Istituto nella classe della prof.ssa Agata Bienkowska. «In questo periodo così particolare, è giusto cercare sempre di trasformare un impedimento in una opportunità, - sottolinea il direttore del Conservatorio di Pesaro Fabio Masini - dopo il successo del concerto di Santa Cecilia che ha avuto più di 12mila visualizzazioni in meno di 24 ore, contro le 500 persone che avremmo potuto ospitare all’auditorium Pedrotti, abbiamo pensato di fare “uscire” dal Museo il suono prestigioso di quello splendido ulteriore dono di Rossini alla sua città».

Pleyel fu uno dei più importanti costruttori di pianoforti dell’epoca e le composizioni di Rossini furono concepite specificatamente per le atmosfere sonore che rivivranno nuovamente nel concerto, che ha in programma l’esecuzione di tre noti brani vocali del repertorio rossiniano: “Contro un cor” da Il Barbiere di Siviglia, “Ave Maria (su due note)” da Péchés de Vieillesse, “Nacqui all’affanno, al pianto” da La Cenerentola; e un brano dall’acceso virtuosismo del pianista e compositore Franz Liszt: “Vallée d’Obermann” tratto da Années de Pèlerinage. 


Le sinergie
Nella Città della Musica è la sinergia di intenti ad aver creato la strategia giusta per ottenere il riconoscimento Unesco. Dice ancora Masini: «Dopo averlo usato per Santa Cecilia, anche qui, il simbolo di quell’aeroplanino di carta, che contraddistingue l’iniziativa, simboleggia l’idea poetica di entrare nelle case di tutti coloro che si sintonizzeranno mandando, con i nostri auguri, anche un messaggio di speranza. Tutto quello che abbiamo ora sappiamo che è nato dalla grande eredità che ci ha lasciato Rossini e ogni volta dobbiamo guardare il presente e il futuro, sapendo da dove tutto è nato. Il fare “squadra” tra Conservatorio, Fondazione Rossini, Comune di Pesaro e Fondazione Cassa di Risparmio che ospita il Museo, vuol dire non arrendersi al periodo ed essere già pronti, quando si tornerà in presenza, anche a intraprendere strade nuove di divulgazione della musica che potranno coesistere». Il concerto è realizzato con il patrocinio del Comune di Pesaro, in collaborazione con Sistema Museo, Museo Nazionale Rossini, Fondazione Rossini, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Fondazione Teatro della Fortuna di Fano.

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