"Come saltano i pesci", film pieno
di emozioni tutto made in Marche

Parte del cast a Fermo
Parte del cast a Fermo
di Massimiliano Viti
3 Minuti di Lettura
Giovedì 31 Marzo 2016, 21:13
FERMO - Alla fine della proiezione sono saltati tutti dalle poltrone. E' l'effetto che fa "Come saltano i pesci" il film made in Marche che è stato presentato in anteprima alla multisala Super8 di Campiglione di Fermo (cinque sale piene) e al Multiplex2000 di Piediripa di Macerata alla presenza del produttore, del regista e di numerosi attori.

"Due serate indimenticabili, cariche di gioia e tantissime emozioni!" ha detto Simone Riccioni, attore protagonista, coproduttore e autore del soggetto. "Mi ha fatto davvero piacere sentire tutto questo affetto dalla gente accorsa nei cinema. Sono stati in molti a complimentarsi con me per il film. Ora, passato l'esame del pubblico possiamo dire che abbiamo fatto un buon lavoro. Certo, si può e si deve sempre migliorare, ma sono molto soddisfatto di questo progetto" ha affermato l'attore originario di Corridonia che a Fermo ha lanciato un appello a tutta la regione: "Se le Marche non ci sostengono vuol dire che siamo messi male". 

Ora l'esame più difficile, visto che il film è uscito in una cinquantina di sale di tutta Italia. Tra i più in ansia della risposta del pubblico italiano Mario Tordini, produttore della pellicola: "Il film è il frutto di un anno di duro lavoro, passato a realizzare un progetto impegnativo". A Fermo Tordini ha ricordato le numerose collaborazioni, a cominciare dai comuni di Porto San Giorgio e Amandola, e ha ringraziato i rispettivi sindaci Nicola Loira e Adolfo Marinangeli presenti in sala insieme alle numerose comparse locali e a Lorena Massucci, presidente del consiglio comunale del comune di Fermo. 

"Come saltano i pesci" è la storia di una famiglia diversa dal solito cliché che la raffigura sorridente e felice. Il film affronta anche tematiche religiose, quelle relative ai figli ("sono di chi li cresce e non di chi li fa" dice Maria Amelia Monti in una scena) ed è coraggioso anche nello sdoganare il dialetto marchigiano, fermano in particolare, che nel cinema non ha avuto la stessa fortuna del napoletano, del romano, del fiorentino e di tanti altri. Nel film si ride, in particolar modo con Giulia, interpretata da Maria Paola Rosini, una vera rivelazione, e con Fulvia Zampa e Lucia Marchetti che interpretano il ruolo delle "sibille" come le ha definite il regista di origini maceratesi Alessandro Valori. Non mancano scene surreali come quella dell'investimento di una mucca che per Riccioni è stata la scena più difficile da girare.

L'imperfezione del singolo individuo e della famiglia viene messa a nudo da tutti i protagonisti di un film che raggiunge il cuore e l'anima. "Le emozioni trasmesse al pubblico sono quelle che abbiamo provato noi a girare le scene. Siamo subito diventati un gruppo di amici e gli amici sono la famiglia che ci scegliamo da grandi" ha detto al Super8 Marianna Di Martino la cui bellezza è surclassata solo da quella del territorio marchigiano che fa da suggestivo sfondo alle riprese. 

A questo proposito, il regista Valori ha ricordato un aneddoto: "Eravamo a Sorrento e durante la proiezione sento esclamare "Quant'è bella la Toscana!" Questo per dire che le Marche hanno molte possibilità ancora inespresse" è stato il commento del cineasta. 

A riscuotere gli applausi più fragorosi al termine della proiezione è stata Maria Paola Rosini, sempre pronta a farsi fotografare con espressioni sempre diverse. Si diverte e lo confessa al pubblico così come non nasconde il "debole" che ha per Simone Riccioni, il più amato dalle teenager locali che lo hanno braccato alla fine del film con richieste di autografi e foto. E' lui a fornire la chiave di lettura della pellicola: "Ci sono dei pesci che restano impigliati nella rete e sono destinati a morire, altri invece che saltano fuori e sopravvivono. E' una metafora della nostra vita per cui... abbiate un guizzo!" 
© RIPRODUZIONE RISERVATA