Al Rossini di Civitanova
in scena Il lago dei cigni

Una scena de Il lago dei cigni sul palco del Rossini a Civitanova
Una scena de Il lago dei cigni sul palco del Rossini a Civitanova
di Lolita Falconi
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Lunedì 22 Dicembre 2014, 16:03 - Ultimo aggiornamento: 23 Dicembre, 11:43
CIVITANOVA - Cresce l’attesa per lo spettacolo di questa sera, alle 21, a Civitanova Marche quando lo splendido teatro Rossini ospiterà uno dei grandi classici del balletto: Il Bashkirian State ballet Theatre di Ufa (Russia), sotto la direzione artistica di Vladislav Samoylov e di Leonora Kuvatova responsabile del corpo di ballo, porta in scena l’opera più famosa e affascinante tra i capolavori del balletto classico nella versione coreografica originale di Petipa-Ivanov, accompagnata dalla maestosa musica di Cajkovskij: Il lago dei cigni.



Quaranta ballerini in scena rievocano la romantica storia d’amore tra il Principe Siegfried e Odette, maledetta da un incantesimo del mago Rothbart e costretta ad avere di giorno le sembianze di un cigno bianco. A portare nelle Marche (unica tappa) lo spettacolo il pedasino Luigi Pignotti, per più di due decenni manager e amico dell’indimenticato e indimenticabile Rudolf Nureyev. “Sono felice di poter proporre anche quest’anno nelle Marche un grande classico del balletto - spiega Pignotti che vive da anni a Milano ma non ha mai abbandonato la sua terra dove continua ad avere una casa (a Campofilone) e tantissimi amici -. Sono contento poi della disponibilità di Civitanova. Per 26 anni, seguendo Nureyev, ho sempre sentito il nome di Enrico Cecchetti, i cui insegnamenti sono la base imprescindibile per chi comincia a far della danza. Poi ho scoperto che era di Civitanova. Ed ecco perché mi sono affezionato a questa città, ho trovato terreno fertile. Ho subito stabilito un ottimo rapporto con il direttore dei teatri di Civitanova Alfredo Di Lupidio, con lui ci facciamo delle grandi chiacchierate sulla danza. Poi Carlo Maria Angelini e l’Amat”.



Il lago dei cigni è l’unico appuntamento con il balletto classico della stagione. “E’ il massimo della danza classica nel mondo - afferma Pignotti -. Chi verrà non resterà deluso”. Ma Pignotti, da buon marchigiano, una ne fa e cento ne pensa. E se il tour del Bashkirian State ballet volge ormai al termine, con numeri più che lusinghieri realizzati in tutte le numerose tappe italiane (Civitanova è l’ultima) tante sono le idee in cantiere per il 2015. “L’anno prossimo vorrei portare il Kremlin ballet”. E già i primi contatti sono partiti. Intanto partirà il 31 dicembre da Verona con il tour della Tango Rouge company. Per il momento non ci sono tappe marchigiane “ma mi piacerebbe portarlo anche qui. Il tango, in questo momento, è una delle culture di danza più seguite. E’ la sensualità, l’abbraccio”.



Non solo. “In marzo ho in mente di organizzare, spero nelle Marche, il Gran galà dedicato a Nureyev nell’anno di Cajkovskij”. Non c’è una volta che Pignotti, non citi, ricordi aneddoti, rispolveri ricordi del grande Rudy. “Gli debbo tutto. Mi ha insegnato il sacrificio, la passione per il lavoro. Mi ha trasmesso il coraggio e la determinazione. Nureyev, con il suo talento e la sua professionalità, ha sdoganato il ruolo del ballerino nella danza classica nel mondo”.





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