Garrone: "Nuove scene e tagli,
così rivive il mio film Gomorra"

Una scena del film "Gomorra"
Una scena del film "Gomorra"
di Gloria Satta
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Mercoledì 14 Aprile 2021, 19:37

Il suo Pinocchio è in finale all’Oscar con due nomination, per i costumi e per il trucco, dopo essere uscito nelle sale Usa doppiato in inglese: «Una svolta storica per il cinema italiano, arrivato così lontano senza avere alle spalle né major né piattaforme», commenta Matteo Garrone. E il suo cult Gomorra torna a nuova vita 13 anni dopo il Grand Prix della Giuria vinto a Cannes e il grande successo internazionale: «Ho rimesso le mani nel film per renderlo più chiaro al pubblico su consiglio di mio figlio Nicola, 12 anni», spiega il regista alla vigilia della messa in onda della ”new edition” su Rai3, venerdi 16 aprile in prima serata, e mentre dall’estero tornano a contenderselo festival e distributori.

I CAMBIAMENTI. «Ho inserito 6 nuove inquadrature, cartelli esplicativi all’inizio di ogni capitolo, rimontato 7 scene, aggiunto parti doppiate, operato 50 tagli e scorciato la durata complessiva di 10 minuti. Sono cambiamenti fondamentali per la comprensione dell’opera ma impercettibili», spiega Garrone, «quel film ha cambiato la mia vita anche dal punto di vista personale: sul set ho conosciuto Nunzia De Stefano, la mamma di mio figlio».

INFANZIA VIOLATA. Ispirato al best seller di Roberto Saviano (Mondadori), prodotto da Fandango con RaiCinema, nel 2008 Gomorra fece conoscere al mondo intero l’inferno di Scampia, gli sporchi traffici della camorra, l’arruolamento dei minori nelle fila della criminalità: «Si tratta di situazioni che non sono cambiate e rendono il film ancora contemporaneo», afferma il regista, «ho raccontato i conflitti umani, la violenza e l’infanzia violata, temi universali capaci di emozionare a tutte le latitudini».

IL "FILONE". La serie Sky ha poi rilanciato il romanzo e alimentato un autentico ”filone” narrativo, soprattutto in tv. «Non me lo aspettavo e confesso che già nel 2006, dopo aver letto il libro, volevo dirigere una serie ma i tempi non erano maturi per il racconto a puntate», rivela il regista. «E dopo aver girato il film pensai a Gomorra 2, ma rinunciai perché il successo riscosso mi avrebbe impedito di lavorare indisturbato come la prima volta».

Progetti? «Penso a un nuovo film. Ora che tutti fanno le serie, preferisco andare controcorrente».

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