Al Lido di Venezia “Il Padiglione sull’Acqua”, film-documentario della regista chiaravallese Siberini sulla figura dell’architetto Carlo Scarpa

Una scena del film-documentario "Il Padiglione sull'Acqua"
Una scena del film-documentario "Il Padiglione sull'Acqua"
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 09:29 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 08:29

CHIARAVALLE - Prodotto da Caucaso, con il contributo della Regione Veneto e in coproduzione con Altreforme e Freetowork, sarà presentato venerdì al Lido di Venezia “Il Padiglione sull’Acqua”, film-documentario sulla figura dell’architetto Carlo Scarpa e sul suo profondo legame con la cultura giapponese, per la regia di Stefano Croci e di Silvia Siberini che è nata a Chiaravalle ed è cresciuta a Marina di Montemarciano.

 
“Il Padiglione sull’Acqua” è un fedele ritratto di uno dei più brillanti e rivoluzionari architetti italiani del ‘900, Carlo Scarpa. In un viaggio cinematografico tra le sue opere architettoniche, museografiche e di design, e attraverso i suoi molteplici legami con artisti e architetti, da Palladio fino ai Louis Kahn e Frank Lloyd Wright, da Raffaello a Paul Klee, il documentario racconta la figura dell’architetto veneziano mettendo in luce la profonda relazione che egli coltivò con il Giappone. La cultura, l’estetica, l’architettura, la tradizione artigiana, perfino la poesia del Paese del Sol Levante hanno infatti profondamente influenzato il percorso umano e professionale di Carlo Scarpa. I pensieri e i ricordi di chi l’ha conosciuto, chi lo ha studiato e di chi si e confrontato con la sua ereditàartistica, insieme al più vario e ricco materiale d’archivio, permetteranno di rivivere l’epoca storica e culturale in cui visse e operò l’architetto e, contemporaneamente, di avvicinarsi al suo inimitabile processo creativo e alla sua dedita ricerca della bellezza.
Grazie all’utilizzo di un linguaggio audiovisivo ibrido, che si posiziona tra il film biografico e il cinema d’autore, il film vuole creare un vero e proprio viaggio per lo spettatore alla scoperta del genio scarpiano e della sua capacità di legare passato e modernità, tradizione ed innovazione, Occidente e Oriente in un continuo poetico intreccio.

Il progetto cinematografico ha come scopo proprio questo: dimostrare da una parte il posto d’onore che Carlo Scarpa ricopre nella cultura, nella storia dell’arte e dall’architettura nazionale ed internazionale, dall’altra la sorprendente e rivoluzionaria attualità della sua opera. Silvia Siberini ha già avuto modo di confrontarsi con la figura di Carlo Scarpa attraverso la realizzazione di “La Pietà del Vento”, un cortometraggio del 2014 che tratta il legame tra l’architetto e il poeta giapponese del Seicento Matsuo Bashō.

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