MONTECOSARO - Era riservata ma con la sua classe ed eleganza aveva conquistato tutta Italia, diventando un’autentica bandiera per un’intera generazione: Catherine Spaak se ne è andata il giorno di Pasqua all’età di 77 anni. E di lei, le Marche conservano il ricordo di quando, nell’ottobre del 2005, era stata a Montecosaro in occasione della mostra “Quelli della mia età”, curata da Paolo Marinozzi.
«Purtroppo – commenta Marinozzi, che dal 2011 ha aperto il Museo del Cinema a Pennello – se ne è andata. Era una donna forte, che seppe reagire all’emorragia che la colpì due anni fa. Il ricordo non può che andare al 2005, e dopo la mostra, qualche volta, capitava di sentirla». Inevitabile fermare il nastro dei ricordi a quando da Montecosaro, per l’evento, andarono a prenderla a casa sua a Roma. «Era una persona riservata – dice – poteva sembrare un po’ “fredda”, ma in realtà aveva una grande disponibilità». Lo dimostrò anche al Teatro delle Logge, quando ci fu una conferenza stampa, nella quale, ricorda Marinozzi, «fu disponibile a ricostruire la scena del film “La noia”. Non solo, firmò autografi a tutti, si rese disponibile per le foto, una bella esperienza per noi e anche per lei: ogni tanto, quando ci sentivamo mi ringraziava ancora per avergli dato quella possibilità».
«Quella a lei dedicata – dice Marinozzi tornando all’oggi – fu una delle ultime mostre estemporanee del Centro del collezionismo. Poi nel 2011 inaugurammo il Museo del Cinema a Pennello, ma ogni tanto, come accade spesso con gli artisti che vengono a Montecosaro, ci sentivamo. Spesso rimangono amicizie, e lei non molto tempo fa mi disse di aver reagito alla grande al problema di salute, si considerava miracolata. Era di mentalità aperta, diceva sempre: bisogna godersi la vita. C’era poi un regista anconetano che doveva girare un film, la contattai, lei diede la disponibilità, ma poi la cosa non si combinò per via della parte».
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