BrodettoFest, buonissima la prima: colpo Mancino al cookingshow, taglio del nastro a Fano e oggi ne parla anche la Clerici alla Prova del Cuoco

BrodettoFest, buonissima la prima: colpo Mancino al cookingshow
BrodettoFest, buonissima la prima: colpo Mancino al cookingshow
di Gianluca Murgia
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Venerdì 2 Giugno 2023, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 11:33

FANO - «Il brodetto è un atto d'amore».  Ma il colpo Mancino è stata una ricciola sublime. Andrea Amadei di Decanter Rai Radio 2, sul palco del Palabrodetto del Lido di Fano illuminato da un tramonto rosso da cartolina,  ha dato il via ieri sera ai cooking show («che viaggeranno insieme alle gare dei brodetti tra le regioni, novità di questa edizione») del 21esimo BrodettoFest. Guest star il bi-stellato Giuseppe Mancino, alla sua terza partecipazione al BrodettoFest, chef al "Piccolo Principe" del Principe di Piemonte di Viareggio, in Versilia, 2 stelle Michelin da ben 8 anni. Il piatto preparato e fatto degustare alla platea (tavoli esauriti in ogni ordine di posto, tra i presenti anche il rettore dell'Università di Urbino Giorgio Calcagnini) è stato un inno alla gioia del palato: ricciola di fondale, salsa al cacciucco, bietole e finocchi. Con abbinamento piatto-vino a cura dell'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (due calici ricchi di mare e collina) e dessert tutto da gustare firmato Guerrino pasticceria & banqueting (una istituzione fanese).

 

Il taglio del nastro

Poco prima c'era stato il taglio del nastro del BrodettoFest sul palco centrale alla presenza dell'assessore regionale Aguzzi (peraltro ex sindaco di Fano), dell'onorevole Antonio Baldelli, del sindaco Seri, dell'assessore Lucarelli, Tommaso Di Sante (Coldiretti e Camera di Commercio), il presidente provinciale Consercenti (gli organizzatori) Stefano Fiorelli e il rettore dell'Università di Urbino Giorgio Calcagnini: un studio dell'ateneo ducale ha spiegato, nei mesi scorsi, come il BrodettoFest (sotto la sapiente regia di Omnia Comunicazione), insieme al Fuori Brodetto, abbia avuto un impatto economico complessivo di 2 mln e 170 mila euro, con un effetto indotto di 1 mln e 158 mila euro, incluso l’investimento effettuato dall’organizzazione sul territorio di quasi 133 mila euro. Numeri e cifre che quest'anno sono chiamate a una nuova sfida: una edizione che per la prima volta si terrà a giugno (1-4 giugno), un modo per aprire in grande stile la stagione estiva e dare subito un abito diverso alla città di Fano. Una vetrina che sarà amplificata oggi, alla Prova del Cuoco (format nato quasi in conteporanea al BrodettoFest) di Antonella Clerici in onda su Rai 1, con la presentazione del Brodetto alla Fanese. Ieri sera gran finale con Roberto Giacobbo, conduttore televisivo, intervistato da Paolo Notari. Da segnalare una novità (Brodetto&Wine, lo spazio dedicato al vino nel piccolo anfiteatro del Lido, per scoprire gli abbinamenti perfetti vino-cibo) e una conferma (SpazioBro, La Cucina dei Pescatori: per assaporare il vero brodetto tradizionale cucina in loco dai pescatori con esclusivo pescato dell'Adriatico).

Il taglio del nastro

La gavetta in cucina: «Io ho iniziato a 15 anni portando il caffè: ora lo chiamerebbero mobbing»

La ricetta tra tradizione e innovazione

Nella patria del brodetto fanese, il colpo Mancino ha strappato applausi così come la narrazione del piatto, della sua preparazione con annessi e connessi. «Carne bianca, pelle nera: la ricciola si trova in questo periodo a 500 metri di profondità - ha spiegato Mancino incalzato da Amadei -. Massimo 10 chili di pezzatura. Ricco omega 3. Aggiungete bietole con aglio in camicia in padella, crema di finocchi. Infine, la salsa e maionese di capperi con latte di soia olive taggiasche». Che detto così appare facile anche a chi di cucina - per restare in tema - non ne capisce un cappero ma apprezza, eccome. «Nel brodetto c'è tradizione e innovazione - ha spiegato Stefano Scalera, direttore generale del Misaf -.

Chi esce in mare è un imprenditore, che poi magari passa ai figli l'attività, poi va ai mercati, in Italia e nel mondo, porta turisti, cultura, formazione». In questo piatto c'è tutta una filiera, c'è un territorio, c'è l'Italia che lavora e che tramanda storia e sentimento. Interessante il passaggio su chi vuole diventare chef oggi. «Prima si deve partire dalla tradizione, la base, il piatto della mamma, della nonna. I ragazzi vengono qui e credono di saper fare tutto - ha spiegato Mancino - Invece si parte prima dal classico, la gavetta, poi si sale e si migliora, ci si affina, si studia. La cucina è vocazione. Inutile saper fare un piatto gourmet se poi non sai fare uno spaghetto al pomodoro» la provocazione finale. «Qui olio e aglio sono come il basso per la musica» ha incalzato Amadei prima di chiamare sul palco il divulgatore del vino Otello Renzi. «Stasera vi faccio bere il mare - è stato l'esordio - Il bianchello del Metauro. Abbiamo presentato due vini: il primo si produce a 3 km dal mare, il secondo  a 20 km, vini da masticare per sentire la loro mineralità e freschezza». Uno spettacolo nello spettacolo (a 20 euro, acquisto e programma fino al 4 giugno compreso sul sito BrodettoFest.it). 

Per leggere il programma di oggi, domani e domenica vai su www.brodettofest.it
 

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