La rassegna
Si tratta dei comuni di Belmonte Piceno, Montappone, Montefalcone Appennino, Monte San Martino, Penna San Giorvanni, Santa Vittoria in Matenano, Sant’Angelo in Pontano, Servigliano e i tre comuni che hanno aderito quest’anno per la prima volta, Caldarola, Grottazzolina e Loro Piceno. Finora affidata solo a Manu Latini, quest’anno la direzione artistica, ha spiegato l’ideatore del Festival, Fabio Paci, «è a quattro mani e ha anche la collaborazione di Saverio Marconi. Questa è la prima novità, l’altra è la sezione dedicata ai miti, che saranno raccontati da diverse personalità». Come Buffa che oltre a Maradona, racconterà Pietro Mennea con Nazareno Rocchetti, il suo massaggiatore (a Sant’Angelo in Pontano il 18 agosto); Muhammad Alì (14 ottobre a Grottazzolina); Micheal Jordan (16 dicembre Servigliano). «Vogliamo – ha detto Latini – colorare e valorizzare i piccoli borghi, con nomi nazionali, ma anche locali.
Il programma
Il 23 giugno a Penna San Giovanni arrivano Francesco Barra e Antonio Fiorillo con “Quasi famoso”, poi il 30 Roberto Ciufoli a Belmonte Piceno con il suo spettacolo “Oh diss’ea, viaggio di un uomo solo con equipaggio”, ispirato all’Odissea, ma rivisitata in chiave satirica. Musica, teatro, rievocazioni, impossibile riuscire a citare tutte le storie che saranno narrate nei prossimi sei mesi. A Montappone l’11 luglio il giornalista Marco Franzelli racconterà “Una vita in alto” di Sara Simeoni che si collegherà a distanza, mentre il 25 agosto, a Santa Vittoria in Matenano, si parlerà di “Zona Cesarini. Il calcio, la vita” il 25 agosto con Luca Pagliari, mentre il 23 settembre sarà Michele Mirabella a raccontare Dante a Loro Piceno. Piero Massimo Macchini farà la sua “Scena Muta” a Sant’Angelo in Pontano il 7 ottobre, Alessandro Di Battista presenterà il suo libro l’11 ottobre a Loro Piceno, e Vittorio Sgarbi parlerà di Carlo e Vittore Crivelli a Monte San Martino, dove sono custodite opere dei due artisti. A novembre, il 27, a Caldarola arriverà Giovanni Malagò con Gioia Bartali, ma in cartellone, tra i vari ci sono anche Cesare Catà nella lezione spettacolo “Ginevra ne vale la pena” (3 dicembre a Monte San Martino) e Stefano Masciarelli con “C’era una volta Ennio” a Montappone, il 10 dicembre. «È stato subito dopo il terremoto – sottolinea l’altro direttore artistico Saverio Marconi – che si è sentita l’esigenza di fare qualcosa finalizzato al rilancio e il teatro è stata la soluzione migliore». Alla presentazione c’erano sindaci, assessori e consiglieri comunali dei comuni aderenti.
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