La battaglia dell'attore marchigiano
Cesare Bocci per la compagna disabile

La battaglia dell'attore marchigiano Cesare Bocci per la compagna disabile
1 Minuto di Lettura
Mercoledì 6 Maggio 2015, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 27 Novembre, 20:19
ROMA - La battaglia dell'attore Cesare Bocci per la compagna disabile e gli altri portatori di handicap. Il marchigiano Cesare Bocci, l'attore famoso per il «Commissario Montalbano» e per «Una grande famiglia 3», spiega al settimanale Oggi le ragioni che lo hanno spinto a reagire alla multa presa dalla compagna disabile mentre viaggiava attorno ai Fori Imperiali, pure in possesso di pass, con una protesta pubblica: «D’ora in avanti, per raggiungere il Colosseo, i disabili dovranno prendere il taxi. O l’autobus. E sa qual è il motivo di questo ingiusto provvedimento? I troppi invalidi, molti di loro falsi», racconta Bocci.

E prosegue: «La mia compagna non ha problemi a pagarsi un taxi. Ma quelli costretti a sostare al sole, o sotto la pioggia battente, aspettando un autobus che non arriva? O che, quando arriva, non ha l’apposita pedana per gli invalidi?… Mi ha basito la risposta del responsabile trasporti e mobilità dell’attuale giunta municipale. Rispondendo alla mia lettera su Facebook, ha bellamente dichiarato l’inadeguatezza del provvedimento preso, a suo stesso dire “iniquo ma utile”. Iniquo perché, con i disabili immaginari, colpisce quelli veri. Utile perché si rivelerebbe l’unico mezzo efficace per contrastare il malcostume dell’abuso di pass. Considero inaccettabile che un uomo delle istituzioni ammetta di avere violato un diritto. Con l’aggravante di colpire una categoria già molto sofferente. Possibile che, per contrastare chi delinque, in questo Paese si debbano sempre colpire gli innocenti?».
© RIPRODUZIONE RISERVATA